Locarno scommette sul verde e sistema il bosco dei Saleggi

Locarno scommette sul verde, sognando un bosco dei Saleggi (una superficie di 5.000 metri quadrati a ridosso della Falconeria) più sicuro, accessibile e ricco di biodiversità, con nuovi sentieri che si dipanano tra la vegetazione adatti per l’attività fisica, oltre che arricchiti da infrastrutture ecocompatibili pensate per supportare le attività educative. Ecco perché molto presto il Consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi su una richiesta di credito per un investimento complessivo di 221.330 franchi da destinare al rinnovo del comparto. La partecipazione finanziaria del Cantone ammonta a 88.500 franchi, il «netto» a carico della Città, tenuto conto dei contributi e del ricavo dalla vendita del legname, risulterebbe quindi a 130.960, si legge in una nota di Palazzo Marcacci, nella quale si specifica che la licenza edilizia è già stata ottenuta il 13 marzo.

«Educare alla sostenibilità»
Uno sforzo orientato «non solo a preservare un patrimonio naturale prezioso, ma anche ad offrire alla comunità un luogo più sicuro e fruibile», ha affermato Bruno Buzzini, capodicastero Opere pubbliche e ambiente. Il municipale ha poi precisato come «il coinvolgimento delle scuole sia un valore aggiunto fondamentale» e che «educare alla sostenibilità è importante per il futuro della Città».


Le manovre, riporta il comunicato, dovranno procede in parallelo al programma scolastico: «La pianificazione mira a conciliare le esigenze e le tempistiche tecniche con il calendario di allievi e maestri, considerando che uno degli obiettivi è il loro interessamento». Proprio per questo, «gli interventi non si risolveranno sull’arco di un solo anno scolastico».
Dieci nuovi alberi
E, ancora: «È necessario elaborare con attenzione un calendario, affinché i lavori di creazione della foresta rispecchino da un lato i ritmi della natura e, dall’altro, non si sovrappongano e non entrino in conflitto con la realizzazione della nuova struttura adibita alla didattica». Operazioni che riguarderanno la messa in sicurezza tramite tecniche selvicolturali che includeranno la piantumazione di nuove essenze arboree e arbustive. Il rapporto parla di dieci nuovi alberi e di una quarantina di cespugli, «allo scopo di diversificare la vegetazione, tenendo sotto controllo le specie invasive, contrastando in particolare la diffusione delle neofite.

Programma di cinque anni
Come riporta il progetto integrale allegato al Messaggio 18 a cura dello studio di ingegneria forestale Giovanni Monotti - destinato all’esame e preavviso della Commissione della gestione e, in seguito, da sottoporre al voto del Legislativo -, «in base agli approfondimenti condotti, tutte le azioni si svolgerebbero sull’arco di sei mesi, posto che possano essere eseguite durante il periodo di riposo vegetativo». Tenendo conto di «un programma di valorizzazione da sviluppare sull’arco di cinque anni». Nelle 33 pagine si cita anche una spesa corrente annua di 5.000 franchi da destinare alle cure (tra le quali, la manutenzione delle cassette dei pipistrelli), «coinvolgendo uno specialista del ramo e formando un operatore comunale».

Un’aula all’aperto
Infine, largo anche alla prospettata «aula nel bosco», un capitolo a parte incluso nell’elaborato, per il quale a suo tempo era stato creato un gruppo di lavoro composto da docenti delle vicine elementari. «Un’occasione per avvicinarsi alle tematiche ambientali seguendo l’avanzamento sotto il profilo selvicolturale e partecipando alla piantumazione di nuovi alberi, sviluppando nuovi giochi all’interno dell’area».
Gli esperti, tenuto conto delle esigenze, propongono la messa a punto di una superficie di 40 metri quadrati di pavimentazione naturale e permeabile («lungo il fronte sud, a ridosso della separazione con la Falconeria»), fatta con tronchetti dal diametro di 20 centrimetri inseriti nel terreno, i cui interstizi saranno fugati con del terriccio.
Non è tutto, poiché si parla anche delle sedute: «Mantenendo lo stesso concetto del pavimento, si utilizzeranno dei tronchi di legno cavi, dal minor peso, che potranno essere presi e posizionati a piacere. A conclusione della lezione, andranno poi richiusi nel manufatto metallico antivandalismo» che funge, aperto, da «cattedra» e «lavagna».