Maltempo, cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime ore?
Il maltempo non si placa. Da ieri, sabato, precipitazioni a tratti temporalesche, localmente intense e con accumuli di pioggia abbondanti toccano soprattutto il versante sudalpino e le Alpi orientali. Al Sud, fino al pomeriggio di oggi sono caduti localmente più di 250 mm di pioggia e in alcune zone dei Grigioni da 50 a 90 mm. Le precipitazioni – fa sapere MeteoSvizzera – continueranno fino a martedì e per alcune regioni è stato necessario adattare l’allerta.
Nelle ultime 24 ore, le precipitazioni a sud delle Alpi si sono concentrate soprattutto su una stretta fascia orientata da sudovest a nordest, compresa fra le Centovalli, la bassa Vallemaggia, la Val Verzasca, la zona di Biasca e la bassa Valle di Blenio. In queste regioni si sono accumulati da 100 fino a 200-250 mm. Sulle altre regioni gli accumuli sono stati nettamente inferiori: «Sul Mendrisiotto si sono misurati solo pochi millimetri».
Tra le 15.00 di sabato e le 15.00 di oggi sono stati misurati i seguenti quantitativi di pioggia: 82.6 mm a Locarno-Monti; 256.1 mm a Biasca, 7.0 mm a Stabio. La grande variazione spaziale degli accumuli di pioggia – spiegano ancora da Locarno Monti – è da ricondurre al «carattere convettivo» delle precipitazioni. Per la stazione di Biasca, il record di precipitazioni giornaliere risale al 5 settembre 1984, con 244.8 mm. Per informazioni legate a eventuali nuovi primati bisognerà tuttavia aspettare la fine dell’evento, con i dati definitivi.
Il periodo di forti piogge è stato preceduto da forti temporali che hanno toccato soprattutto il Locarnese nella serata di venerdì. L’episodio di grandine che ha toccato queste regioni è stato eccezionale, con chicchi di diametro fino a 5-7 centimetri. Si tratta di un evento che mediamente in questa zona accade ogni 30 anni (periodo di ritorno).
Ulteriori precipitazioni intense e abbondanti fino a martedì
Con il perdurare delle precipitazioni, MeteoSvizzera prevede a sud delle Alpi, fino a lunedì mattina, 60-100 mm di precipitazioni a tratti temporalesche e accumuli localmente abbondanti. L'allerta è di livello 3 («pericolo marcato»).
Il limite delle nevicate sarà intorno ai 3.000 metri all'inizio dell'evento, per poi calare verso i 2.500 metri entro domenica sera. Lunedì il limite delle nevicate scenderà a 2.000-2.300 metri, localmente fino a 1.800 metri nelle valli alpine con precipitazioni più intense.
Rispetto a ieri, la situazione di allerta è stata leggermente modificata in base ai quantitativi caduti finora e a quelli ancora previsti. In particolar modo, l'allerta di livello 3 sul versante nordalpino e nel Vallese, compresa la regione del Sempione, è stata leggermente allargata verso ovest, dal momento che lo spostamento verso est della depressione farà ruotare le correnti verso le Alpi da sudest. Questa rotazione dei venti in quota farà in modo che la zona in cui si verificheranno le precipitazioni più abbondanti si sposterà dal Ticino verso il Vallese. MeteoSvizzera monitora costantemente la situazione attuale delle allerte e, se necessario, le aggiorna 24 ore su 24.