Ticino

«Mi chiedo come riusciremo a dare un futuro alle zone colpite dal maltempo»

Il presidente del Consiglio di stato ticinese Christian Vitta, il vicepresidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, la sindaca di Cevio Wanda Dadò, il sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio, il comandante della polizia cantonale Matteo Cocchi e il consigliere federale Ignazio Cassis hanno aggiornato in conferenza stampa sulla situazione in Vallemaggia
©SAMUEL GOLAY
Mattia Darni
30.06.2024 17:52

Dopo il punto tecnico sui disastri causati dal maltempo in Vallemaggia, si è tenuta la conferenza stampa con le autorità. Presenti il presidente del Consiglio di stato ticinese Christian Vitta, il vicepresidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, la sindaca di Cevio Wanda Dadò, il sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio, il comandante della polizia cantonale Matteo Cocchi e il consigliere federale Ignazio Cassis.

Il primo a prendere la parola è il consigliere federale Ignazio Cassis. «Non è semplice trovarsi due domeniche di fila a dover portare la vicinanza della Confederazione per tragedie legate alla natura. Non è semplice perché ci sono famiglie che hanno affrontato o dovranno affrontare un lutto. La Confederazione è importante che sia presente con modestia svolgendo un compito sussidiario. La Confederazione è comunque presente sul posto anche con gli elicotteri dell'esercito. A questo punto ci chiediamo se andremo avanti tutta l'estate ad assistere ad una catastrofe naturale dietro l'altra. Ciò ci fa capire quanto siamo fragili e ci preoccupa perché apre a inquietanti scenari futuri. Ringrazio gli enti di primo intervento per il loro lavoro. Mando un abbraccio alle famiglie che sono toccate in prima persona dalla morte dei propri cari. Esprimo vicinanza anche ai sindaci dei comuni toccati dai disastri del maltempo. Mi fermo qui per non aggiungere parole vane in un momento in cui a prevalere deve essere un rispettoso silenzio».

A prendere la parola è quindi il presidente del Consiglio di stato ticinese Christian Vitta. «A poco più di una settimana di distanza dai tragici eventi che hanno colpito la Mesolcina, ci ritroviamo di nuovo ad informare la popolazione su un altro disastro, che questa volta ha colpito la Vallemaggia. Oltre alla Vallemaggia forti disagi si sono registrarti anche in alta Leventina. Anche in questa occasione purtroppo si registrano delle vittime: a nome del governo cantonale e di tutta la popolazione ticinese esprimo quindi la più profonda vicinanza alle famiglie delle vittime. Vicinanza viene espressa anche agli abitanti della valle. Gli enti di primo intervento sono in azione per aiutare la popolazione e ripristinare la situazione. Sul fronte della viabilità, è crollata un'arcata del ponte sulla strada cantonale a Visletto rendendo totalmente inagibile la struttura. È in corso un sopralluogo con gli specialisti del genio civile e militare: appena sarà possibile saranno fornite informazioni più precise sul ripristino del ponte. Sul fronte della produzione dell'energia elettrica, in Leventina è attualmente interrotta la produzione di energia elettrica delle centrali di Piottino e Stalvedro, mentre in Vallemaggia la centrale di Ponte Brolla è attualmente fuori servizio. L'Azienda Elettrica Ticinese sta lavorando per ripristinare la situazione. La produzione di energia elettrica è poi temporaneamente soppressa presso la centrale di Peccia. La Società Elettrica Sopracenerina sta attualmente lavorando alacremente per ripristinare l'energia elettrica nell'alta valle. Queste ultime settimane hanno messo a dura prova la nostra regione alpina e le sue zone montane: Ticino, Grigioni e Vallese sono stati duramente colpiti da eventi estremi. In questo difficile momento, per tutto l'arco alpino è importante sentire la vicinanza di tutta la popolazione svizzera. Ringrazio di cuore l'esercito perché si è messo subito a disposizione. Ringraziamenti li esprimo anche verso gli enti di primo intervento. Le immagini di distruzione e sofferenza che toccano il nostro territorio spezzano il cuore, ma ci ricordano anche la resilienza della nostra comunità. La solidarietà e lo spirito di comunità sono la nostra forza: insieme supereremo anche questa dura prova».

A parlare è quindi il vicepresidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi. «Quando succedono questi eventi, soprattutto gli uomini e le donne di montagna pensano alle relazioni umane. Molte persone in Vallemaggia sono state isolate dal mondo in un'epoca dominata dal "tutto e subito". Le relazioni umane sono essenziali per tenere vive le comunità di montagna. Ringrazio le autorità e gli enti di primo intervento per il loro lavoro. Fortunatamente le evacuazioni fatte preventivamente ci hanno aiutato ad evitare una situazione ancora peggiore. Esprimo solidarietà, vicinanza e, soprattutto, amicizia a tutte le persone colpite dal maltempo. L'esercito è in impiego e il supporto sarà garantito anche da tutti gli altri enti».

Dopo Gobbi, a parlare è la sindaca di Cevio Wanda Dadò. «Purtroppo questa notte la furia della natura si è scatenata sul nostro territorio e in poco tempo l'acqua ha distrutto diverse località della Valle Bavona trascinando con sé alcune persone. Il Municipio è sgomento e vuole essere vicino ai familiari delle vittime. Le zone maggiormente colpite nel territorio di Cevio sono le località di Roseto, Fontana e Bosco Mondada. Importanti danni si segnalano alle infrastrutture, soprattutto al ponte di Visletto. Ci troviamo in una situazione di mancanza di acqua per tutto il territorio di Cevio, manca anche l'elettricità e non funzionano le comunicazioni telefoniche. Anche a livello viario la situazione è difficile. Ci stiamo adoperando affinché la corrente elettrica venga ripristinata entro sera. Speriamo anche di riuscire a trovare il prima possibile la persona dispersa. Più in generale, ci stiamo impegnando per portare la situazione alla normalità nel più breve tempo possibile».

Parola quindi al sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio. «Mai avrei pensato in vita mia di vedere quello che è successo nel comune di Lavizzara. Avevamo un bel centro sportivo che ora non c'è più. Avevamo delle abitazioni di vacanza che adesso non ci sono più. Avevamo degli amici che, purtroppo, in questa triste circostanza ci hanno lasciato. Ci tengo a esprimere la nostra vicinanza a tutta la popolazione. È una situazione che, se non si vive sulla propria pelle, non si può immaginare. Mi chiedo come riusciremo a dare un futuro alle zone colpite. Entro sera speriamo di riuscire a portare l'acqua potabile almeno nelle frazioni basse della Valle Lavizzara. Nel resto del comune c'è un disastro da non credere. Voglio ringraziare tutti coloro che ci stanno aiutando e tutti coloro che ci aiuteranno: ne abbiamo davvero bisogno. È veramente un momento triste per la Vallemaggia e per il Ticino tutto».

L'ultimo a prendere la parola è quindi il comandante della polizia cantonale Matteo Cocchi. «Per noi è importante mostrare vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutta la popolazione toccata. Abbiamo attivato lo Stato Maggiore Regionale di Condotta che è coordinato da un ufficiale della Polizia cantonale. Le attività sono state difficili soprattutto perché non siamo abituati a vivere con la mancanza di comunicazione. Di conseguenza il suo ripristino è una priorità. Gli enti cantonali di primo intervento sono attualmente tutti attivi. Siamo inoltre in contatto con l'esercito che ci sta dando supporto sia adesso, sia nei prossimi giorni. Quella del ponte distrutto non sarà una situazione facile da ripristinare nell'immediato. Il ripristino delle aree colpite non si concluderà oggi e non si concluderà domani: ci attende un lungo lavoro. Dal punto di vista della condotta, attualmente la situazione è stabile. Sul fronte dei decessi: non escludiamo ulteriori vittime come non escludiamo ulteriori dispersi».

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