Stati Uniti

«Arresteremo i migranti illegali anche nelle scuole e nelle chiese»

Il Dipartimento di sicurezza nazionale nominato da Trump annuncia una stretta: sin qui agli agenti era vietato agire nelle cosiddette zone sensibili
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Ats
21.01.2025 23:10

La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha lanciato un appello a mantenere «la calma» di fronte alle prime decisioni del presidente americano Donald Trump che colpiscono direttamente il suo Paese, ai respingimenti dei migranti e alla minaccia di aumentare i dazi doganali.

La leader nazionalista di sinistra ha proposto di fornire «assistenza umanitaria» e poi di organizzare il «rimpatrio» degli stranieri presi di mira dalle prime misure del tycoon. «Non potranno entrare negli Stati Uniti, è molto meglio che ritornino nel loro Paese d'origine», ha dichiarato il presidente messicano durante la sua consueta conferenza stampa quotidiana.

Il nuovo presidente americano ha anche dichiarato un'emergenza nazionale al confine sud degli Stati Uniti per fermare «tutti gli ingressi illegali» e «rimandare milioni e milioni di stranieri criminali da dove provengono», e ha confermato la volontà di imporre dazi doganali del 25% sui prodotti provenienti dal Canada e dal Messico. «Per il momento dobbiamo attenerci ai decreti. Per questo dico che dobbiamo restare calmi, mantenere la calma e agire passo dopo passo», ha detto Sheinbaum.

Le misure per la deportazione dei migranti illegali si prospettano draconiane. Le autorità americane, ha stabilito oggi il dipartimento per la sicurezza nazionale di Donald Trump, potranno infatti arrestare i migranti anche nelle scuole e nelle chiese. Una misura che abolisce quindi la politica che ha finora obbligato gli agenti a evitare le cosiddette zone sensibili. «I criminali non saranno più in grado di nascondersi nelle scuole e nelle chiese per evitare gli arresti. L'amministrazione Trump non legherà le mani degli agenti», afferma il Dipartimento.

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