Assalto a Roccaraso, spunta l'ombra del riciclaggio
C'è qualcosa che non torna nell'invasione a Roccaraso, in Abruzzo, dove secondo le stime a partire da domani potrebbero arrivare fino a 20 mila turisti provenienti dalla Campania. Una sorta di secondo atto dopo l'invasione del weekend scorso ma, se vogliamo, anche una sfida alle misure messe in atto dal Comune per limitare l'arrivo di mezzi turistici.
Gli inquirenti, riferiscono i media italiani, hanno avviato un'attività di monitoraggio proprio sul business dei viaggi organizzati. Gli occhi sono puntati sui 200 e oltre pullman partiti dalla Campania verso le piste abruzzesi lo scorso fine settimana. L'obiettivo è capire se, dietro questa ondata di turismo mordi e fuggi, si nascondano possibili reati. Uno su tutti: il riciclaggio di denaro, a maggior ragione se consideriamo che i pacchetti erano stati venduti a costi incredibilmente bassi. Fra i 20 e i 30 euro.
L'iniziativa dei magistrati, leggiamo, è legata a doppio filo alle attività social di influencer e tiktoker. Detto che molto, per stimolare il fenomeno Roccaraso, hanno fatto i video di Rita De Crescenzo, su TikTok ogni giorno spuntano offerte per la località abruzzese. Offerte che, spesso, fanno riferimento al weekend del 9 febbraio – il prossimo, quindi – con prezzi ancora più abbordabili. Parliamo di 7 euro per gita, panino e bibita, tutto compreso.
La vicenda, dicevamo giorni fa, ha avuto ampia eco in Italia ma non solo. Anche il Guardian, fra i media internazionali, si è chinato sull'invasione di turisti napoletani. Il Comune di Roccaraso, come detto, ha invece chiuso il portale delle prenotazioni e limitato l'accesso dei pullman a un massimo di cento mezzi: basterà?