Il caso

Caos in Groenlandia: è stata licenziata la donna a capo della base di Pituffik

Susannah Meyers, da luglio comandante dell'unica base americana nel territorio artico, è stata rimossa dal ruolo dopo la visita di Vance di due settimane fa – All'origine di questa decisione c'è una mail scritta ai suoi dipendenti in cui prendeva le distanze dal discorso del vicepresidente
©Jim Watson
Red. Online
12.04.2025 12:00

Solo due settimane fa, J.D. Vance metteva piede sulla base militare di Pituffik, in Groenlandia. La più a nord degli Stati Uniti e unica sul territorio artico. Una visita, quella del vicepresidente americano, che aveva fatto discutere. Sia prima che dopo. E che continua a far parlare, soprattutto dopo l'annuncio arrivato nelle scorse ore. Il capo della base militare statunitense in Groenlandia, ossia il colonnello Susannah Meyers, è stato licenziato dal Pentagono. Il motivo? Facile: «per aver criticato l'agenda di Washington sull'isola». 

La donna, che da luglio ricopriva il ruolo di comandante della base spaziale di Pituffik, è stata rimossa dal ruolo in seguito alla diffusione di notizie sul suo conto. Susannah Meyers, infatti ha criticato le dichiarazioni fatte da J.D. Vance durante il suo viaggio del 28 marzo in Groenlandia. Nello specifico, tre giorni dopo la visita la donna ha inviato una mail a tutto il personale della base di Pituffik, nella quale prendeva le distanze dal discorso del vicepresidente americano. Discorso in cui Vance aveva aspramente criticato il modo in cui la Danimarca governa la Groenlandia. In particolare, accusandola di non fare abbastanza per i suoi cittadini e per difendere il territorio artico da minacce russe e cinesi. «Il nostro messaggio alla Danimarca è molto semplice: non avete fatto un buon lavoro con la gente della Groenlandia», si leggeva nella dichiarazione di Vance. «Non avete investito nella popolazione della Groenlandia e nell'architettura di sicurezza di questa incredibile e bellissima massa terrestre». 

A tal proposito, in una mail trasmessa a military.com – organizzazione di informazione indipendente –, Meyers ha quindi scritto quanto segue. «Non ho la presunzione di comprendere la politica attuale, ma quello che so è che le preoccupazioni dell'amministrazione statunitense discusse dal vicepresidente Vance, venerdì (il 28 marzo, ndr), non riflettono la base spaziale di Pituffik». E ancora: «Mi impegno affinché, finché avrò la fortuna di guidare questa base, tutte le nostre bandiere sventoleranno orgogliosamente, insieme».

Sarebbe bastata questa semplice dichiarazione per scatenare il putiferio. Come ha scritto il portavoce del Pentagono Sean Parnell su X, annunciando il licenziamento di Meyers, «le azioni volte a minare la catena di comando o a sovvertire l'agenda del presidente Trump non saranno tollerate al Dipartimento della Difesa». Nella sua dichiarazione, pur non spiegando il motivo del licenziamento, Parnell ha incluso il link all'artico di military.com, che riportava la mail dell'ex capo.

Dal canto suo, invece, la Forza Spaziale degli Stati Uniti, nelle scorse ore, ha divulgato un comunicato stampa in cui sottolinea che «i comandanti sono tenuti ad aderire ai più alti standard di condotta, in particolare per quanto riguarda il rimanere apartitici nello svolgimento dei loro compiti». 

Al posto di Susannah Meyers, la Forza Spaziale statunitense ha nominato il colonello Shawn Lee.