Contro tutti i sondaggi, Trump torna alla Casa Bianca: «Sarà un'epoca d'oro per gli USA»
Donald Trump è il 47. presidente eletto degli Stati Uniti. FOX News lo ha annunciato dopo aver proiettato la vittoria dell’ex presidente in Pennsylvania, lo stato-chiave degli stati-chiave, e Wisconsin. Anche CNN ha proiettato la vittoria di Trump in Pennsylvania poco dopo le 2 di notte (ora locale). La vittoria non si profila nemmeno di misura come una maggioranza di sondaggi avevano previsto. Il ticket repubblicano ha guadagnato terreno nelle grandi città e nei sobborghi degli stati più progressisti e quelli in bilico e dilagato nelle contee e regioni rurali del Paese. «Guardate che cosa è successo. Non è incredibile?» ha detto Trump, nel ringraziare i suoi sostenitori all’headquarter della sua campagna. Ha promesso di combattere «con tutte le mie energie e le mie forze» per il bene degli americani, di «sistemare il confine» e ha anticipato «una nuova epoca d’oro» per gli Stati Uniti. Ha poi elencato gli stati vinti e detto del movimento MAGA «il più grande movimento mai visto».
Che qualcosa stesse andando male, Kamala Harris deve averlo capito fin dalle prime ore della serata elettorale, quando la candidata democratica ha perso Florida e Texas con margini di molto superiori a quanto previsto, rispettivamente di circa 13 e 15 punti percentuali. Poi i primi segnali inquietanti dalla Virginia, dove Harris ha vinto di misura ma perso enorme terreno nelle contee suburbane dove sarebbe dovuta andare meglio di Joe Biden nel 2020. Infine Georgia e North Carolina, due stati su cui i democratici hanno investito tantissimo per avere un piano B in caso il muro blu del Midwest crollasse; lì Trump è andato meglio in quasi tutte le aree rurali, tenuto nelle aree suburbane e racimolato qualche voto, specialmente tra gli uomini ispanici, nei grandi centri urbani.
La parola fine è giunta con i primi conteggi a Philadelphia, in Michigan e Wisconsin, dove Harris ha fallito là dove la sua campagna aveva puntato moltissimo: convincere nuovi elettori nelle periferie ad affidarsi al ticket democratico per voltare pagina. Ma non sono solo gli stati più conservatori ad aver scelto Trump; nei cosiddetti stati blu più progressisti l’ex presidente ha perso di appena 12 punti a New York, di poco più di 4 in New Jersey e 8 in Connecticut. Non solo la Casa Bianca: per Donald Trump e i repubblicani sembra proiettarsi una vittoria con pochi precedenti anche in Senato, forse una maggioranza composta da persino 55 senatori. E alla Camera, i conservatori sembrano poter controllare la maggioranza riconquistata nel 2022.
Dalla campagna di Harris bocche cucite: la vicepresidente ha deciso di non parlare questa notte. Ma lo scambio di accuse e recriminazioni sembra essere già iniziato sui network televisivi più liberal come CNN, dove ci si è assicurati di evidenziare la grande qualità della campagna di Harris e ABC News, dove alcuni commentatori hanno iniziato a puntare il dito contro il presidente Joe Biden, reo di non essersi ritirato troppo in fretta.
Per ora, resta il dubbio di cosa possa accadere nella nuova presidenza Trump. Deportazioni di massa e campi di prigionia per immigrati irregolari, purghe contro «i nemici dall’interno» e federalizzazione della guardia nazionale per fermare con la forza manifestazioni a lui sgradite. Tutte promesse fatte dall’ex presidente destinate, a suo dire, a diventare realtà in un’America che fatica a ritrovarsi nello specchio del suo passato.