Dopo l'attentato a Monaco, Söder vuole voli per rimpatriare gli afghani
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«Prima Aschaffenburg, adesso Monaco: ora basta. La Germania ha bisogno di un piano immediato sull'Afghanistan». A tre giorni dell'attentato di Monaco, il Ministro presidente della Baviera Markus Söder chiede di trattare al più presto con i talebani.
Il leader regionale della CSU, principale alleato dalla CDU di Friedrich Merz, vuole voli settimanali per espellere gli afghani dalla Germania. L'iniziativa, annunciata in un'intervista sulla Bild am Sonntag, arriva dopo l'attacco di giovedì scorso, quando un afghano di 24 anni è piombato sulla folla a bordo di un'auto durante una manifestazione del sindacato Verdi, ferendo 39 persone e riducendo in fin di vita una madre e la sua piccola di due anni, morte ieri, a causa della gravissime ferite riportate.
Un gesto che sarebbe stato spinto da un orientamento religioso islamista, secondo la Procura che ha ordinato l'arresto del giovane fermato sul fatto, e che arriva a meno di un mese da un attacco col coltello, commesso sempre da un afghano, in un parco bavarese.
A una settimana dal voto anticipato in Germania, Söder chiede che Annelena Baerbock (I Verdi) e Nancy Faeser (SPD), ministre degli Esteri e dell'Interno del governo Scholz, si attivino per trattare con i talebani a partire da lunedì sui voli di rimpatrio. «C'è bisogno di un volo alla settimana», ha affermato.
Söder ha sottolineato che soltanto in Baviera ci sono 2'000 afghani colpiti dall'obbligo di lasciare il paese, 200 dei quali responsabili di reati gravi. «Chi è già colpito dall'obbligo di andarsene deve lasciare velocemente il nostro Paese - ha aggiunto -, e la possibilità di rientrare attraverso un visto deve essere stoppata».