Stati Uniti

È morto un altro informatore di Boeing

Joshua Dean, balzato agli onori della cronaca per aver denunciato i difetti di qualità all'interno di Spirit AeroSystems, un fornitore del costruttore americano, è deceduto dopo aver lottato per due settimane contro un'infezione improvvisa – Ne dà notizia il Seattle Times
© REUTERS
Marcello Pelizzari
02.05.2024 09:30

Joshua Dean, fra i primi informatori a denunciare i difetti di produzione del Boeing 737 MAX, è morto martedì mattina. Ne ha dato notizia il Seattle Times, specificando che l'ex revisore dei processi di qualità in seno a Spirit AeroSystems, uno dei fornitori del costruttore nordamericano, ha lottato contro un'infezione improvvisa e di rapida diffusione. 45 anni, Josh, come veniva chiamato da colleghi e amici, godeva di buona salute ed era noto per il suo stile di vita sano, spiega il quotidiano. Sua zia, Carol Parsons, ha dichiarato che Dean è deceduto dopo aver trascorso due settimane in condizioni critiche. «I nostri pensieri sono rivolti alla famiglia di Josh Dean» ha dichiarato, tramite il portavoce Joe Buccino, Spirit. «Questa perdita improvvisa è una notizia sconvolgente per noi e per i suoi cari».

Dean, leggiamo, aveva testimoniato nell'ambito di una causa intentata dagli azionisti di Spirit AeroSystems e, di sua spontanea volontà, aveva pure presentato una denuncia alla Federal Aviation Administration. Il motivo? La produzione dei 737 non godeva della necessaria qualità e, ancora, della giusta condotta da parte della direzione. Dean era stato licenziato nell'aprile del 2023, una misura contro la quale si era appellato al Dipartimento del Lavoro sostenendo che il suo allontanamento era una ritorsione per aver sollevato delle preoccupazioni in merito alla sicurezza dei 737. Ora, appunto, è morto. Sua zia ha precisato che Dean è andato in ospedale perché, poco più di due settimane fa, aveva problemi di respirazione. Intubato, ha sviluppato una polmonite e poi una grave infezione batterica, l'MRSA. Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, tanto che si è reso necessario un trasporto in aereo da Wichita, in Kansas, dove viveva e lavorava, a un ospedale di Oklahoma City, dove è stato sottoposto a ossigenazione extracorporea a membrana. Si tratta, come spiega Wikipedia, di una tecnica di circolazione extracorporea utilizzata in ambito di rianimazione per trattare pazienti con insufficienza cardiaca e/o respiratoria acuta grave, potenzialmente reversibile ma refrattaria ai massimi trattamenti farmacologici e medici convenzionali. La madre, venerdì, ha postato un messaggio su Facebook fornendo ai suoi contatti tutti questi dettagli e dicendo che Dean stava «lottando per la sua vita». Una TAC, ha aggiunto sempre la madre, ha rivelato che Dean aveva pure avuto un ictus.

Dean, nelle sue battaglie legali, era rappresentato da uno studio legale della Carolina del Sud. Lo stesso che rappresentava un altro informatore di Boeing, John «Mitch» Barnett, trovato morto (apparentemente per suicidio) lo scorso marzo. Barnett, al momento del decesso, era impegnato in una deposizione nella quale sosteneva che Boeing si era «vendicata» di lui per aver denunciato dei difetti di qualità. L'Ufficio del medico legale di Charleston, in Carolina del Sud, dove Boeing produce i 787 o Dreamliner, ha riferito che la morte di Barnett verosimilmente è avvenuta «per una ferita d'arma da fuoco autoinflitta». A distanza di quasi due mesi, le indagini della polizia sulla sua morte sono ancora in corso.

Brian Knowles, uno degli avvocati di Dean, si è affrettato a dichiarare di non voler speculare sulla tempistica e sulle circostanze dei due decessi. «Gli informatori sono necessari perché portano alla luce gli illeciti e la corruzione nell'interesse della società, ci vuole molto coraggio per farsi avanti» ha detto Knowles. «È una situazione difficile. I nostri pensieri ora sono rivolti alla famiglia di John e alla famiglia di Josh».

Dean, ingegnere meccanico, ha iniziato a lavorare presso Spirit nel 2019. L'anno successivo è stato licenziato in seguito ai tagli occupazionali dovuti alla pandemia ed è tornato in Spirit nel maggio 2021 come revisore della qualità. Nell'ottobre 2022, Dean ha dichiarato di aver riscontrato un grave difetto di fabbricazione: i meccanici avevano praticato in modo improprio dei fori nella paratia pressurizzata di poppa del MAX. Quando ha segnalato il problema alla direzione, ha detto che non è stato fatto nulla. Concentrandosi sul difetto riscontrato, Dean ha riconosciuto di aver tralasciato, durante la stessa verifica, un altro difetto di fabbricazione nei raccordi che collegano la pinna di coda verticale alla fusoliera. Quando questo difetto, infine, è stato scoperto nell'aprile del 2023, causando una pausa nelle consegne presso lo stabilimento Boeing di Renton, Dean è stato licenziato.

Dean, come detto, ha presentato una denuncia alla Federal Aviation Administration, la FAA, dichiarando che Spirit lo aveva usato come capro espiatorio e, fatto ancora più grave, aveva mentito alla stessa FAA sui difetti della paratia pressurizzata di poppa. «Dopo il mio licenziamento, Spirit AeroSystems inizialmente non ha fatto nulla per informare la FAA e il pubblico» in merito ai difetti della paratia di pressione di poppa, ha scritto nella sua denuncia. A novembre, la FAA ha inviato a Dean una lettera in cui dichiarava di aver completato un'indagine sui problemi di sicurezza da lui segnalati. La lettera, riferisce il Seattle Times, sembrerebbe confermare che le sue accuse erano fondate. «L'indagine ha stabilito che le accuse sono state affrontate in modo appropriato nell'ambito di un programma di sicurezza approvato dalla FAA» ha dichiarato la FAA. «Tuttavia, a causa delle disposizioni sulla privacy di tali programmi, non è possibile rilasciare dettagli specifici». Nello stesso mese, Dean ha presentato al Dipartimento del Lavoro la sua denuncia come informatore nel settore dell'aviazione, denunciando il licenziamento illegittimo e la «grave e cattiva condotta dei responsabili della qualità di Spirit AeroSystems». Dopo aver lasciato Spirit, Dean ha lavorato per un breve periodo alla sede di Wichita della Boeing di Wichita, salvo poi accettare un lavoro per un'altra azienda.

L'azione legale degli azionisti di Spirit, secondo cui la direzione dell'azienda ha nascosto informazioni sui difetti di qualità e ha danneggiato gli stessi azionisti, è stata invece presentata a dicembre. A sostegno di questa causa, Dean ha fornito una deposizione che illustra nel dettaglio le sue affermazioni. Dopo che, lo scorso gennaio, sul volo AS 1282 di Alaska Airlines si è verificata un'improvvisa esplosione – poco dopo il decollo – di una porta di emergenza bloccata permanentemente, costringendo l'equipaggio a gestire una decompressione incontrollata del Boeing 737 MAX 9, un ex collega di Dean alla Spirit ha confermato le accuse mosse dall'informatore.