Stati Uniti

Ecco $TRUMP, il meme coin di Donald Trump

Venerdì, a Washington, il presidente eletto ha lanciato una criptovaluta che, in pochissimo tempo, ha acquisito molto valore
©Mark Humphrey
Red. Online
19.01.2025 17:00

Venerdì, durante un'ospitata a un evento dedicato alle criptovalute, a Washington, Donald Trump ha annunciato il lancio di un cosiddetto meme coin. Ovvero, di una criptovaluta ispirata a un meme o – allargando il campo – a un fenomeno pop. Queste criptovalute vengono scambiate tramite blockchain, una sorta di registro digitale. Fra i meme coin più celebri, indubbiamente, c'è dogecoin. Il cui logo si rifà graficamente al meme di Internet doge, rappresentante un cane shiba. 

D'accordo, ma di che cosa stiamo parlando nello specifico? La criptovaluta lanciata dal presidente eletto si chiama $TRUMP e, come riferiscono i media statunitensi, è «l’unico meme coin ufficiale» legato al tycoon. Negli ultimi anni, in effetti, erano state lanciate non poche criptovalute dedicate all'ex (e futuro) presidente degli Stati Uniti. Nessuna, però, finora aveva ricevuto l'imprimatur dello stesso Trump. 

Di riflesso, $TRUMP ha attirato una forte, fortissima attenzione nel settore. In poche ore, il valore di questa criptovaluta è salito del 600% e oltre. Sabato mattina, per intenderci, $TRUMP aveva una capitalizzazione di mercato di poco superiore ai 32 miliardi di dollari. Hai detto poco. L'80% della fornitura di $TRUMP, riferisce fra gli altri il Post, appartiene a CIC Digital LLC. Ovvero, a una società detenuta da Donald Trump. Entro tre anni, verranno immessi nel mercato un miliardo di token. Quelli in circolo, al momento, sono 200 milioni.

Il lancio di $TRUMP, concludendo, è conseguente a un ritrovato interesse del presidente eletto per le criptovalute. Il quale, durante la campagna per le presidenziali, ha letteralmente fatto inversione di marcia. Abbracciando, di fatto, il settore. E promettendo, ad esempio, che gli Stati Uniti sarebbero diventati la capitale mondiale del Bitcoin. Anni fa, nel 2019, Trump aveva un'idea diametralmente opposta. Considerava infatti le criptovalute «not money (non è denaro, ndr)» e «altamente volatili, basate sull'aria rarefatta». «Abbiamo solo una vera valuta negli USA ed è più forte che mai: si chiama dollaro americano» aveva scritto il tycoon su Twitter, etichettando il Bitcoin come una «catastrofe imminente». In campagna, per contro, Trump aveva promesso misure per promuovere il settore «odiato da Biden e Harris». Guadagnandosi la fiducia (e le donazioni) di operatori e investitori.