Il caso

Il Bitcoin vola dopo l'attentato a Donald Trump

Il valore, lunedì, ha toccato i 62 mila dollari: il massimo nelle ultime due settimane – L'impennata sarebbe dovuta alle posizioni del tycoon sulle criptovalute e alla sensazione che, dopo quanto accaduto, verrà eletto
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Red. Online
15.07.2024 14:45

Che cosa c’entra Donald Trump con il Bitcoin? Apparentemente nulla. D’accordo, ma allora perché il valore della criptovaluta, dopo l’attentato all’ex presidente, è cresciuto, toccando addirittura il suo massimo da due settimane a questa parte a quota 62 mila dollari? La risposta, in questo caso, è più articolata.

Riassumendo al massimo, si potrebbe dire che gli investitori, banalmente, dopo quanto accaduto sono convinti che il tycoon, a novembre, riconquisterà la Casa Bianca. Una fiducia, questa, alimentata a sua volta dalle posizioni di Trump sul mondo cripto. Se è vero che l’ex presidente, in passato, aveva criticato il Bitcoin, definendolo «altamente volatile» e «basato sul nulla», è altrettanto vero che negli ultimi mesi Trump ha cambiato, radicalmente, posizione, profilandosi come un convinto sostenitore delle criptovalute. Un tentativo come un altro di conquistare gli elettori indecisi. Facendo perno su un tema particolarmente sentito (e moderno).  

Nello specifico, Trump si è impegnato – in caso di secondo mandato alla Casa Bianca – a sostenere il cosiddetto mining negli Stati Uniti, cioè il metodo per generare criptovalute e, parallelamente, il modo in cui vengono convalidate le transazioni effettuate in criptovaluta. In precedenza, le criptovalute erano state anche terreno di scontro e sfottò elettorale, dato che Trump aveva detto: «Biden non sa che cosa siano». Parole e posizioni, queste, che avevano fatto guadagnare al tycoon il sostegno di alcuni esponenti del settore. Settore che, stando ai beneinformati, avrebbe impegnato 100 milioni di dollari per aiutare Trump a farsi eleggere a novembre. Di qui, fra l’altro, la scelta da parte della campagna di Trump di accettare donazioni anche in criptovaluta, oltre ad alcune sperimentazioni con gli NFT.

Carol Alexander, professoressa di finanza all’Università del Sussex, ha spiegato a Business Insider che l’impennata del Bitcoin, in sostanza, è legata a una «reazione istintiva» all’attentato e che difficilmente questa impennata durerà. Di più, di fronte a eventi importanti anche in passato il Bitcoin aveva subito pesanti oscillazioni. Di sicuro, il fatto che a detta di molti le possibilità di elezione siano cresciute è stato interpretato «come una buona notizia» dal settore delle cripto.