L'ordine dato al Pentagono: «Stop alle offensive cyber contro la Russia»
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Gli Stati Uniti si stanno avvicinando (pericolosamente) alla Russia. Sempre di più. Il New York Times, stamane, rivela infatti che il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha ordinato al Comando cibernetico di, citiamo, «interrompere le operazioni offensive contro Mosca». A dirlo un funzionario dell'attuale amministrazione e due ex funzionari a conoscenza dei fatti. La mossa, spiega il quotidiano, farebbe parte di uno sforzo più ampio per convincere il presidente russo Vladimir Putin a sedersi al tavolo negoziale per porre fine alla guerra in Ucraina e, parallelamente, a instaurare una nuova relazione con Washington.
L'esatta portata e la durata dell'ordine del Dipartimento della Difesa non sono, al momento, note. Il New York Times, tuttavia, sottolinea l'importanza di accedere alle principali reti russe per comprendere le reali intenzioni di Putin. Ex funzionari, al riguardo, hanno spiegato che è comune ordinare pause nelle operazioni militari durante le fasi di abbrivio di un negoziato. E questo per evitare che i colloqui possano deragliare. Detto ciò, il ritiro dalle operazioni informatiche è letto, altresì, come un azzardo. L'amministrazione Trump, infatti, confida che Putin risponderà a questo gesto distensivo riducendo la sua guerra ibrida in atto da anni, oramai, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. Il quadro, di per sé, è complicato, a maggior ragione dopo quanto successo venerdì nello Studio Ovale: le principali potenze europee hanno ribadito il loro sostegno all'Ucraina mentre Trump, nel tentativo di porsi come arbitro neutrale per far tacere le armi, si è schierato apertamente e a più riprese con Putin. Non solo, i funzionari statunitensi hanno dichiarato che la Russia ha cercato di penetrare nelle reti statunitensi anche nelle prime settimane dell'amministrazione Trump.
Nell'ultimo anno, per contro, gli attacchi ransomware contro ospedali, infrastrutture e città americane, molti dei quali provenienti dalla Federazione Russa, si sono moltiplicati. Sempre nell'ultimo anno si sono moltiplicate anche le azioni di sabotaggio a firma russa in Europa, fra cui i presunti tentativi di tagliare cavi di comunicazione. Finora, gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo centrale nell'aiutare le nazioni europee a reagire, spesso con operazioni informatiche segrete, ma questa cooperazione è più che mai in discussione. Anche perché l'America, spiega sempre il New York Times, intende concentrarsi sulla Cina.
La Russia ha condotto un'aggressiva campagna di influenza pure durante le ultime presidenziali, secondo quanto riferito dalle agenzie di intelligence statunitensi durante l'amministrazione Biden. Negli ultimi cicli elettorali, il Comando cibernetico statunitense ha condotto operazioni segrete per ostacolare o limitare questi sforzi di influenza. L'amministrazione Trump, per contro, ha iniziato a diminuire la portata di questi sforzi. L'ordine del Pentagono, a firma Hegseth, bloccherebbe sul nascere qualsiasi ulteriore sforzo del Cyber Command per interrompere future campagne di influenza russa.
Dicevamo del legame fra questa decisione e il tentativo di portare Putin al tavolo negoziale. Il segretario di Stato Marco Rubio, domenica, ha ribadito l'urgenza di coinvolgere la Russia pur riconoscendo che non è chiaro, al momento, se il leader del Cremlino sia davvero pronto per un accordfo. «Non li porterai al tavolo se ti comporti in modo antagonista» ha detto Rubio a This Week della ABC. «Questo è solo l'istinto del presidente, che ha messo insieme anni e anni e anni di accordi come persona che lavora nel mondo degli affari». Rubio non è stato interpellato sulla decisione di interrompere le operazioni cibernetiche offensive, ma si è messo sulla difensiva quando gli è stato chiesto perché gli Stati Uniti stessero allentando le pressioni su Mosca, al punto da rimuovere il passaggio che descriveva la Russia come l'aggressore nella guerra in Ucraina da una risoluzione delle Nazioni Unite. Quasi tutti gli alleati tradizionali degli Stati Uniti hanno votato contro la risoluzione, lasciando che l'amministrazione Trump si schierasse con la Russia, la Corea del Nord, l'Iran, la Bielorussia e una manciata di altri Stati autoritari. «È assurdo» ha detto Rubio al riguardo. «Stiamo cercando di porre fine a una guerra. Non si può porre fine a una guerra se entrambe le parti non si mettono al tavolo, a cominciare dai russi, e questo è il passo che il presidente ha fatto. E noi dobbiamo fare tutto il possibile per cercare di portare le parti al tavolo per vedere se è possibile arrivare a un accordo».
L'ordine di Hegseth è stato riportato per la prima volta da The Record, una pubblicazione sulla sicurezza informatica di Recorded Future che segue le operazioni informatiche. Il Pentagono e il Comando cibernetico degli Stati Uniti hanno rifiutato di commentare la notizia, ma un alto funzionaria della Difesa ha dichiarato che Hegseth non ha «alcuna priorità più grande» della sicurezza dei membri dell'esercito, anche nelle operazioni informatiche. Dopo la pubblicazione di questo articolo, il senatore Chuck Schumer, democratico di New York e leader della minoranza in Senato, ha dichiarato in un comunicato che Trump sembra dare a Putin «un lasciapassare mentre la Russia continua a lanciare operazioni informatiche e attacchi ransomware contro le infrastrutture critiche americane». Ha definito la mossa dell'amministrazione «un grave errore strategico».
Mentre l'amministrazione Trump si preparava a entrare in carica, i funzionari dell'amministrazione Biden in partenza hanno esortato gli incaricati di Trump a mantenere la pressione sulla Russia, anche continuando ad armare l'Ucraina e a respingere il GRU e l'SVR, due agenzie di intelligence russe che sono state dietro alcuni dei più aggressivi cyberattacchi e operazioni di spionaggio russi. In particolare, hanno informato i funzionari di Trump sui presunti tentativi russi di tagliare i cavi di comunicazione sottomarini e sugli sforzi compiuti dagli Stati Uniti, l'anno scorso, per raggiungere Putin e ribadirgli le eventuali conseguenze di un disastro aereo provocato dal tentativo russo di mettere esplosivi su diversi aerei cargo. Le agenzie di intelligence americane, a tal proposito, avevano concluso che l'obiettivo finale della Russia era quello di inviare quei pacchi negli Stati Uniti.
Durante il primo mandato di Trump, le operazioni informatiche americane contro la Russia erano aumentate. La National Security Agency ad esempio aveva creato un gruppo dedicato alla Russia dopo le interferenze russe nelle elezioni del 2017. Nel suo primo mandato, Trump aveva conferito al Comando cibernetico nuove autorità per condurre operazioni informatiche offensive senza l'approvazione diretta del presidente, in un documento classificato noto come National Security Presidential Memorandum 13. Una di queste operazioni era legata a un'intensificazione degli sforzi per sondare la rete elettrica russa, uno sforzo rivelato per la prima volta dal New York Times e probabilmente inteso come un avvertimento alla Russia a non interferire con le infrastrutture critiche americane.