Italia

Ma quanto costa mangiare il granchio blu?

Considerato invasivo se non aggressivo, questo crostaceo viene combattuto (anche) mangiandolo: i prezzi al chilo, attualmente, variano da Regione a Regione fino ad arrivare ai 15 euro della Lombardia
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Red. Online
24.08.2023 21:00

Il granchio blu, ancora lui. L'animale sta facendo parlare tanto, tantissimo di sé in Italia. Riavvolgiamo, brevemente, il nastro: originario dell'Atlantico del Nord, questo crostaceo da tempo ha invaso il Mediterraneo. Seminando, è il caso di dirlo, il panico. O, meglio, devastando l'ecosistema marino dal momento che il granchio blu è onnivoro. Addirittura, viene etichettato come «aggressivo» a causa della sua capacità di nutrirsi con tutto ciò che incontra sul suo percorso. Ossia bivalvi, come cozze, vongole e ostriche, anellidi, avannotti. Ma anche piante e carcasse. Ahia.

Qualcuno, come Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana, ha pensato di risolvere la questione aprendo al consumo di questi crostacei. Della serie: se non possiamo contenerli, allora mangiamoceli. Tutti, o quasi. L'idea ha riscosso un discreto successo a livello politico ma ha suscitato non pochi dubbi fra i consumatori. Anche in virtù del prezzo. Già, perché nel frattempo il granchio blu, in pescheria, è arrivato a costare anche 15 euro al chilo. In meno di un mese, al netto delle differenze geografiche, il costo è insomma raddoppiato. Niente a che vedere, in ogni caso, con i picchi del 2022.

Un anno fa, ad agosto, il Corriere della Sera – come ricorda Wired – aveva dedicato un articolo proprio al consumo e al relativo costo del granchio blu. Un prodotto definito pregiato e, a detta del quotidiano, molto richiesto dalla clientela. Addirittura, nel 2022 il granchio blu sarebbe arrivato a costare dai 30 ai 40 euro al chilo mentre in alcuni ristoranti sarebbe stato servito a 150 euro al chilo. Oggi, a distanza di un anno, il prezzo a seconda delle regioni e della domanda oscilla fra i 3,50 e i 15 euro al chilo.

La grande diffusione del crostaceo, di fatto, ha provocato un aumento di prezzi, quest'anno, tutto sommato contenuto. Il Governo italiano, di suo, ha stanziato 2,9 milioni di euro per combattere il granchio blu. Principalmente, favorendone la cattura e l'immissione, diretta, sul mercato per il consumo. In Veneto, nel comune di Porto Tolle, vengono pescati fino a 180 quintali al giorno. La vendita ai consumatori è un modo, fra gli altri, per consentire alle imprese ittiche di recuperare dai mancati guadagni per cozze e vongole dell'Adriatico. Due prelibatezze che, appunto, piacciono al granchio blu. 

Repubblica, al riguardo, ha fornito i dettagli dei prezzi al chilo del crostaceo sulla bocca (e verrebbe da dire nello stomaco) di tutti. Napoli si è confermata come il mercato più economico, con un prezzo, modesto, pari a 3,50 euro al chilo. Emilia Romagna, Toscana e Veneto stanno fra i 5 e i 9 euro, mentre in Lombardia e Lazio il prezzo schizza a 12 e 15 euro al chilo. Occhio, poi, alle truffe. In provincia di Latina, nel Lazio, il granchio blu è venduto attorno ai 30 o 40 euro al chilo. E il motivo è presto detto: viene spacciato come granchio blu reale...

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