Morti nel lago di Como un anno fa, «escluso l'errore umano»
È passato un anno dall'incidente costato la vita a due persone a Como, quando un SUV parcheggiato in viale Geno era partito all'improvviso, finendo nelle acque del lago. Nella serata di sabato 6 gennaio 2024 morirono un 38.enne di Brembate Sopra (Bergamo) e una 45.enne di Cantù (Como).
Dietro all'incidente non c'è ancora un perché ufficiale. L'analisi dei dati delle centraline e delle componenti elettroniche della vettura non è infatti ancora stata completata. Ma l’ipotesi di un difetto del SUV Mercedes modello Glc sembra la più accreditata, riferisce il Corriere della Sera. La macchina, lo ricordiamo, aveva sfondato a gran velocità il parapetto ed era volata nelle acque gelide del lago.
I consulenti tecnici sono stati nominati dalla famiglia dell'uomo, un 38.enne istruttore di volo. La sera della tragedia si trovava in compagnia della 45.enne, era il loro primo appuntamento. «I consulenti mi hanno consegnato le loro valutazioni», ha spiegato l'avvocato di famiglia. «La ricostruzione contiene conclusioni orientate, per il momento, verso l’impossibilità di un errore umano. Una ricostruzione che potrà trovare conferma o meno solo quando le indagini della Procura di Como saranno concluse e sarà possibile accedere a tutti i dati estratti dal veicolo».
L'auto – infine recuperata dai Vigili del Fuoco nella mattina dell'8 gennaio – era stata acquistata dall'uomo pochi mesi prima dell'incidente. «Dal veicolo sono state estratte alcune componenti elettroniche, poi fatte analizzare all’estero dalle case produttrici», ha aggiunto il legale. «L’obiettivo principale era estrarre, in piena sicurezza rispetto all’eventuale presenza di acqua, i dati elettronici per riscontrare la possibile presenza di anomalie e ricostruire il grafico delle velocità con le pressioni sul pedale dell’acceleratore». Analisi dei dati che è ancora al vaglio e che dovrà essere incrociata con i rilievi effettuati dagli esperti della polizia in viale Geno, a Como, e alle testimonianze raccolte dagli agenti.
Ma l'avvocato aggiunge anche un dettaglio inquietante. Parla infatti di «segnalazioni spontanee ricevute nel corso di questi 12 mesi, riguardanti altri incidenti simili: sono state molteplici e provenienti da diverse regioni italiane. Indicazioni di altri proprietari o conducenti incorsi in incidenti causati dal comportamento anomalo dei veicoli, anche di diverso modello e marca, quasi sempre legato a problemi di elettronica, talvolta correlato anche all’utilizzo del cruise control».