Il dato

Nonostante tutto, il jet privato vola ancora

Le polemiche legate alle emissioni di CO2 e l'inflazione non frenano la domanda, secondo gli esperti: nel 2022 i voli privati sono aumentati del 10% rispetto all'anno precedente
© CdT/Archivio
Marcello Pelizzari
10.01.2023 18:45

Jet privati, di nuovo. Il loro utilizzo, esploso durante la pandemia, non sembra accennare a diminuire. E questo nonostante la ripresa, netta, dei voli commerciali, con milioni e milioni di passeggeri tornati a popolare gli aeroporti, nonché l’inflazione che ha fatto aumentare i costi legati al noleggio di un aeroplano.

I dati, citati dal Financial Times, sono eloquenti: a livello globale, i voli privati sono aumentati del 10% nel 2022 rispetto all’anno precedente. Non solo, rispetto al 2019 – l’ultimo anno «normale» prima della pandemia – l’aumento è stato del 14%. Insomma, negli ultimi due anni la crescita è stata da record.

L'impennata

Il ricorso ai jet privati ha subito un’impennata nel 2020, quando la pandemia e le relative restrizioni hanno bloccato (o quasi) l’aviazione commerciale. La crescita, dicevamo, è continuata anche perché la ripresa dei voli commerciali è stata accompagnata da non pochi problemi fra scioperi, mancanza di personale e tagli.

Negli Stati Uniti, in particolare, le prenotazioni lo scorso anno sono andate benissimo. Flexjet, una compagnia che offre voli privati, ha affermato che dicembre è stato il mese più trafficato e intenso della sua storia. EvoJets, dal canto suo, ha specificato che le prenotazioni per le vacanze natalizie sono arrivate in anticipo di due mesi rispetto al solito. Segno che i clienti volevano accaparrarsi a ogni costo un aeroplano.

«Tanto gli individui quanto le aziende hanno effettuato una vera e propria transizione» ha spiegato Kenny Dichter, amministratore delegato di Wheels Up, riferendosi al passaggio dai voli commerciali a quelli privati. E il fatturato dell’azienda, di riflesso, è salito del 39% rispetto al 2021.

Raggiunto il picco?

La domanda, dunque, rimane forte, se non fortissima, a dispetto delle polemiche legate alle emissioni di CO2 che hanno colpito, in particolare, star come Kylie Jenner e Drake o, ancora, il Paris Saint-Germain.

Detto ciò, il boom dei jet privati potrebbe aver raggiunto il cosiddetto picco considerando l’aumento dei costi e, in particolare, quello del carburante. Secondo WingX, società di analisi di dati, i voli privati sono scesi del 2% a dicembre rispetto allo stesso mese del 2021. Ma rimangono al di sopra del 15% se il paragone è con dicembre 2019.

L’inflazione, concludendo, non avrebbe colpito l’1% di popolazione facoltosa che, appunto, può permettersi di volare in questo modo. Circa tre utilizzatori di jet su quattro, stando a un rapporto di Honeywell, intendono volare come nel 2022 mentre solo il 4% si aspetta di volare di meno.

Rishi Sunak nell'occhio del ciclone

L'uso del jet privato, d'altronde, è diffusissimo anche fra i politici. Lunedì, per dire, il primo ministro britannico Rishi Sunak è finito nell'occhio del ciclone per essersi spostato fra Londra e Leeds, dove ha visitato una struttura sanitaria, a bordo di un Falcon 900 della Royal Air Force. La durata dello spostamento? 36 minuti a tratta, con tutto il corollario di CO2 emessa per passeggero. Downing Street è corsa subito in difesa di Sunak affermando che il premier, di fronte a una giornata carica di impegni istituzionali, ha «dovuto» ottimizzare il tempo a sua disposizione. Guai, per farla breve, a prediligere l'opzione green, ovvero il treno: 2 ore e 22 minuti sarebbero state troppe.

Correlati