Stati Uniti

Occhi laser e sorriso cattivo: perché Joe Biden ora è "Dark Brandon"?

Dopo il via libera incassato dal presidente per il maxi piano su clima e tasse, anche i democratici hanno abbracciato l'alter ego di Biden promosso inizialmente dai repubblicani — E su internet spopolano i meme, rilanciati dalla stessa Casa Bianca
Giacomo Butti
10.08.2022 20:00

Raggi laser dagli occhi e un sorriso inquietante, decisamente machiavellico. È così che ora il presidente statunitense Joe Biden viene rappresentato sui social. E no: a dipingerlo così non sono gli avversari, i repubblicani, ma i suoi alleati. Dai semplici cittadini democratici agli stessi addetti stampa della Casa Bianca. All'indomani di una rapida serie di vittorie politiche riportate dal 79.enne e dal suo governo (dai positivi rapporti mensili sull'occupazione all'uccisione del leader di al-Qaeda, passando per l'approvazione del maxi piano su clima, assistenza sanitaria e tasse), il presidente viene ora rappresentato come un Terminator. Una macchina in grado di dare sostanza ai sogni del partito dell'asinello. Un leader che, come il Principe dello scrittore fiorentino, ha le capacità (passando da tortuose, oscure, imperscrutabili vie) di fare ciò che è meglio per il popolo. Il nome di questo alter ego di Biden? Dark Brandon.

Combattere il fuoco con il fuoco

La scelta del nome "Brandon" non è casuale. Nel settembre del 2021, a numerosi eventi sportivi, si era diffusa l'usanza tra i detrattori del presidente di intonare canti con lo slogan «Fuck Joe Biden». Durante una di queste manifestazioni sportive, una gara automobilistica, un reporter aveva male interpretato le parole scandite dal pubblico, descrivendo le grida come un incoraggiamento nei confronti di un corridore, Brandon Brown: «Stanno dicendo "Let's go Brandon"». Non proprio. Eppure, da questo momento, le due frasi sono diventate, agli occhi degli americani, perfettamente interscambiabili. Tanto che di lì in poi "Let's go Brandon" è stato utilizzato come insulto in codice (non molto velato) nei confronti del presidente statunitense. 

Un esempio? Clamorosa era stata l'occasione in cui, per le celebrazioni di Natale, Biden aveva concesso qualche minuto di telefono a una serie di comuni cittadini scelti in modo casuale. In diretta nazionale, uno di questi aveva augurato buon Natale a Biden, prima di appendere dicendo: «Let's go Brandon».

© Shutterstock
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Con il tempo, la frase è divenuta un meme ed è entrata a far parte dei simboli più utilizzati dai sostenitori di Trump. Uno slogan caro a chi Biden proprio non riesce a sopportarlo.

Perché, allora, adesso anche i democratici si riferiscono a Biden chiamandolo Brandon (Dark Brandon)? Semplice: per combattere il fuoco con il fuoco. La Casa Bianca ha infatti cercato di abbracciare l'insulto e farlo divenire un proprio emblema, creando una nuova serie di meme. Immagini che, dicevamo, ritraggono un "Joe" sicuro di sé, forte, inarrestabile. Proprio come il robot interpretato da Schwarzenegger.

«Dark Brandon sta spaccando tutto», ha twittato il vice addetto stampa della Casa Bianca Andrew Bates, che ha condiviso una foto di Biden con gli occhi laser. Ad accompagnare l'immagine, la scritta: «Le tue sciocchezze sono andate avanti abbastanza a lungo, ragazzo».

Rob Flaherty, direttore della strategia digitale della Casa Bianca, ha twittato un'immagine simile domenica.

E altrettanto ha fatto anche il senatore del Connecticut Chris Murphy.

La reazione repubblicana

Ma chi ha fatto partire questa trend? Secondo diversi media statunitensi, tra i primi a pubblicare meme di "Dark Brandon" sarebbe stato Tobin Stone. A The Hill, giornale di Washington, l'uomo ha spiegato di aver creato tali immagini per «celebrare» le recenti vittorie dell'amministrazione Biden. «Dopo un anno di cattive notizie per i democratici, nelle ultime due settimane Biden ha ottenuto più vittorie che in qualsiasi altro periodo della propria presidenza e, come molti altri democratici, ho voluto festeggiare». E non ci sono dubbi, l'idea era proprio quella di rivolgere contro i repubblicani la loro stessa arma: «Volevo rivoltare contro di loro il meme "Let's go Brandon"», ha confermato Stone.

Come l'hanno presa i sostenitori del partito dell'elefantino? Non benissimo. A partire dallo stesso Donald Trump Jr., intervenuto su Twitter per criticare una delle creazioni di Stone, poi ripubblicata da Andrew Bates.

«Il vice addetto stampa di Biden alla Casa Bianca sta postando meme nazisti su Twitter e i nostri media corrotti non ne parlano affatto».

A cosa si riferisce? Beh, all'immagine di un piratesco e combattivo Biden, sovrapposta a quella di Batman nella locandina de Il cavaliere oscuro - Il ritorno. Al posto di una sagoma di pipistrello, sullo sfondo, quella di un'aquila.

Ma quel volatile dai tratti squadrati, secondo il figlio del tycoon e i repubblicani che davvero non riescono a sopportare il voltafaccia del proprio meme, sarebbe troppo simile al "Reichsadler" nazista.

Un'accusa alla quale Tobin Stone ha voluto rispondere parlando con diversi media statunitensi: «L'aquila non è, né è mai stata pensata per essere, il Reichsadler nazista, era solo una rappresentazione dell'uccello nazionale americano, l'aquila di mare testabianca (bald eagle, ndr), e qualsiasi persona ragionevole la interpreterebbe come tale».

Già, perché non solo il rapace è il simbolo degli Stati Uniti sin dal 1782, ma dal 1850 campeggia pure sui sigilli presidenziali, tanto da divenire emblema della presidenza stessa. A Biden l'aquila come a Batman il pipistrello, insomma. Con buona pace dei repubblicani arrabbiati.

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