Musica

Pavia vuole premiare Mauro Repetto, ma c'è il nodo 883

Il biondino - ah no, «castano chiaro» - è stato scelto tra i cittadini illustri a cui conferire la benemerenza del San Siro, ma i legali di Max Pezzali hanno chiesto al sindaco Michele Lissia di «soprassedere dal conferimento del riconoscimento» per non rallentare una causa ancora in corso con Cecchetto
© Instagram (mauro_repetto_official)
Red. Online
23.11.2024 10:50

La miniserie Sky Hanno ucciso l'uomo ragno – La leggendaria storia degli 883, è piaciuta al pubblico. Moltissimo. Ha avuto un gran successo soprattutto tra i nostalgici degli anni Novanta e dei primi anni Duemila. Tanto da avere riportato le canzoni degli 883 in alto nelle classifiche di ascolto sulle piattaforme di streaming. Tutto molto bello? Non solo. A Pavia – quella «paranoica città con due discoteche centosei farmacie» – è infatti scoppiato «il caso».

Mauro Repetto è stato scelto dalla conferenza dei capigruppo del consiglio comunale per essere premiato con il massimo riconoscimento, la benemerenza del San Siro, il premio della città di Pavia ai suoi cittadini illustri. «Ho proposto di attribuire la benemerenza a Mauro Repetto perché sta portando Pavia in tutti i teatri d’Italia con il suo tour Alla ricerca dell’uomo ragno - La favola degli 883 (in programma il 21 febbraio 2025 al Kursaal di Locarno, ndr.). È anche grazie a lui se oggi si parla della città a livello nazionale», ha detto il consigliere comunale del PD Pietro Alongi.

Ma gli avvocati di Max Pezzali si sarebbero opposti al premio. In una lettera, hanno chiesto al sindaco Michele Lissia di «soprassedere dal conferimento del riconoscimento a Mauro Repetto a causa del successo della serie televisiva». Inoltre, Repetto «dopo un brevissimo periodo di tempo (nel 1994, ndr.) ha preso una strada diversa lasciando solo Max Pezzali a rappresentare gli 883». Secondo i legali, attribuire la benemerenza (solamente) a Repetto «rischierebbe di escludere Pezzali». Quest'ultimo, però, ha già ricevuto il premio 29 anni fa e le regole del Comune impediscono una seconda assegnazione.

La preoccupazione dei legali di Max Pezzali è anche che il riconoscimento al biondino – ah no, «castano chiaro» – possa interferire con una causa civile che hanno intrapreso con Claudio Cecchetto, primo produttore e scopritore del gruppo. La contestazione riguarda il marchio 883, che all'epoca venne registrato proprio da una società di Cecchetto. Pezzali sostiene di essere stato lui a rendere famoso quel marchio, quindi i diritti sul nome gli spetterebbero. Il timore è che la premiazione di Repetto possa offrire nuovi argomenti alla controparte, allungando (ulteriormente) la causa in corso a Milano.

A Pavia, però, non sembrano esserci dubbi. Lunedì 25 novembre il Consiglio comunale ratificherà le scelte dei capigruppo. E Repetto dovrebbe ricevere il premio, insieme ad altri 11 cittadini illustri, il 9 dicembre. La miniserie sugli 883 ha riacceso l’interesse per la loro storia e la passione per le canzoni, ma potrebbe riportare in superficie vecchi dissapori. «Non me la menare!» verrebbe da dire.

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