Quel messaggio su Steam dello sparatore di Trump: «Il 13 luglio ci sarà la mia première»
Di Thomas Matthew Crooks, il ragazzo che ha cercato di assassinare Donald Trump, si conosce ancora poco. Ma giorno dopo giorno, qualche nuovo dettaglio viene a galla. L'ultimo di questi è un messaggio che il 20.enne ha lasciato online prima del comizio del tycoon. Messaggio che, letto oggi, a fatti avvenuti, risulta agghiacciante. «Il 13 luglio ci sarà la mia première, guardate come si svolgerà». Crooks aveva scritto queste parole su Steam, piattaforma dove giocatori da tutto il mondo possono comunicare tra loro e acquistare giochi. Lasciando intendere che qualcosa, quel giorno, sarebbe successo. Nessuno, però, avrebbe mai pensato che la sua «première» fosse una sparatoria per eliminare Donald Trump.
Del 20.enne, come detto, si sa ancora relativamente poco. Secondo quanto ricostruito da un suo coetaneo, con cui ha frequentato scuole elementari e superiori, era una persona solitaria e riservata. Molto gentile, persino dolce. Un pessimo tiratore. E soprattutto, un ragazzo che non parlava mai di politica.
Ma facciamo un passo indietro. Come si legge su Fox News, la scoperta del post minaccioso su Steam è stata annunciata nelle scorse ore, durante un briefing con tutti i membri del Senato. Gli investigatori, infatti, hanno esaminato il portatile del 20.enne a lungo, trovando sia la frase pubblicata sulla piattaforma che molto altro. Analizzando le ricerche, è emerso anche che Crooks, nei giorni precedenti alla sparatoria, avrebbe più volte cercato su Google «Trump», «Biden», ma anche più specificatamente «quando si terrà la convention del DNC» e «raduno di Trump del 13 luglio».
Ciononostante, dall'analisi del portatile non sono state trovate tracce che suggerissero l'appartenenza di Crooks a una particolare ideologia. Un dettaglio, questo, che l'FBI definisce «notevole». Soprattutto perché, come confermato anche da alcuni testimoni, sembra che Crooks non parlasse quasi mai di politica. Anche se, nei giorni scorsi, stando a un video postato sui social ancora oggetto di verifiche, Thomas Matthew Crooks si sarebbe presentato online sottolineando di «odiare i repubblicani e Donald Trump».
Ma non è tutto. Nel briefing dei senatori è emerso, inoltre, che lo sparatore di Trump era in possesso di due cellulari. Il telefono principale è stato recuperato sulla scena del crimine, insieme a un trasmettitore remoto. Il secondo, invece, è stato trovato nella casa dei Crooks. Su quello smartphone erano salvati solo 27 contatti che l'FBI sta rintracciando per reperire maggiori informazioni. Così da tracciare, finalmente, un profilo più definito del giovane. E scoprire chi era davvero Thomas Matthew Crooks.