Mercati

Record dopo record, il Bitcoin continua a salire

La criptovaluta, che ha toccato quota 82 mila dollari, sta beneficiando del cosiddetto effetto Donald Trump: c'è addirittura chi prevede possa arrivare a 100 mila
© loveyousomuch
Red. Online
11.11.2024 14:30

Record dopo record, il Bitcoin sta letteralmente volando. Mentre scriviamo queste righe, la criptovaluta ha toccato quota 82 mila dollari. Merito, evidentemente, della vittoria di Donald Trump alle presidenziali 2024 e, nello specifico, della forte, fortissima possibilità che il Partito Repubblicano comanderà entrambi i rami del Congresso. Allargando il campo, dall'inizio del 2024 a oggi il Bitcoin ha guadagnato qualcosa come l'80%. Se prendiamo la capitalizzazione, la criptovaluta vale oltre 1.500 miliardi di dollari. L'ascesa, verrebbe da dire inarrestabile, è legata alle aspettative degli investitori e, in particolare, all'attesa rivoluzione nella regolamentazione del settore.

Una rivoluzione guidata proprio da Trump, che negli ultimi mesi si è espresso (dopo averlo criticato) a favore del mondo cripto. Lo scorso settembre, il tycoon ha lanciato World Liberty Financial, una nuova società sviluppata con i figli Donald Jr. ed Eric. Prima ancora, ad agosto, aveva dichiarato che le criptovalute potrebbero «definire il futuro» dell'America e del mondo. Di qui l'obiettivo, citiamo, di vederle «estratte, coniate e prodotte negli USA».

La svolta pro-cripto di Trump, va da sé, aveva scopi elettorali. Ma c'è anche della sostanza, mettiamola così. Fra le proposte del futuro presidente c'è, ad esempio, la creazione di una riserva strategica nazionale di Bitcoin. Una riserva, scrive Wired, paragonabile a quella di petrolio che, oggi, consente all'America di avere 600 milioni di barili. Il Financial Times, tornando alla riserva cripto, ritiene che il piano preveda investimenti diretti in Bitcoin come misura di sicurezza nazionale. La fiducia degli investitori, per contro, nasce dalla promessa, fatta in campagna elettorale, di allentare e non poco il quadro normativo. Durante il quadriennio di Joe Biden, in effetti, il mondo cripto ha subito e non poco la mano pesante dello Stato. Basti pensare alla maxi-multa rifilata a Binance (4,3 miliardi di dollari). 

Detto del Bitcoin, l'ondata di fiducia ha compreso anche Ethereum e Dogecoin, la criptovaluta sostenuta da Elon Musk, che in questo 2024 ha conosciuto un balzo del 20%. Segno, appunto, che in futuro l'America si allontanerà dalla morsa dell'era Biden. La Securities and Exchange Commission (SEC), l'Ente che sorveglia la Borsa e i mercati finanziari, ha approvato i primi fondi indicizzati sul Bitcoin solo lo scorso gennaio, dopo anni di tira e molla. In questi ultimi anni, poi, la SEC ha lanciato una crociata contro il settore. Intentando cause contro diverse società, collaborando a indagini di alto profilo del Dipartimento di Giustizia (una su tutte: quella su FTX) e ribadendo che le criptovalute andrebbero considerate come valori mobiliari e, quindi, posti sotto rigida normativa federale. Il Financial Times, ancora, prevede che l'amministrazione Trump 2.0 darà un'impronta decisamente più morbida alla SEC. Quanto basta, insomma, per generare dinamiche positive fra gli investitori. La BBC, addirittura, ritiene che il Bitcoin presto potrebbe toccare quota 100 mila dollari.