Italia

Trovati morti i due escursionisti dispersi da domenica sul Gran Sasso

La tragica scoperta nel primo giorno dopo la bufera – Avviate le operazioni di recupero dei corpi senza vita
Le ricerche con l'elicottero del soccorso alpino
Red. Online
27.12.2024 13:23

Si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda dei due escursionisti bloccati da domenica 22 dicembre sul Gran Sasso, trovati morti questa mattina. A segnalare la presenza dei corpi dei due alpinisti romagnoli è stato il Sonar Recco a bordo degli elicotteri.

In quota, da questa mattina, stanno operando squadre del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza con il supporto aereo di un'eliambulanza della Regione Abruzzo e di un elicottero dei Vigili del Fuoco.

Le ricerche erano riprese nella mattinata. Il primo corpo senza vita è stato individuato durante il sorvolo dell'area effettuato dall'elicottero del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS).

Oggi si è utilizzato per la prima volta il sorvolo dell'area con l’ausilio del dispositivo Sonar Recco, già utilizzato nel febbraio 2021 sul Monte Velino per la ricerca di un gruppo di escursionisti dispersi. Il Sonar è capace di individuare l'eventuale presenza di materiale metallico sotto il manto nevoso, compreso il segnale di un cellulare spento. Il suo utilizzo è stato fondamentale per l'individuazione dei corpi.

Erano deboli, dopo cinque giorni e con basse temperature, le speranze di trovare ancora vivi i due alpinisti.

Ieri una squadra di soccorritori della Guardia di Finanza aveva tentato un avvicinamento via terra alla Valle dell'Inferno. I quattro soccorritori sono riusciti ad avvicinarsi moltissimo alla zona da cui era partito l'ultimo segnale dai due dispersi. Tuttavia, in una situazione estremamente difficile dal punto di vista meteorologico, non avevano trovato tracce. Neve altissima e raffiche di vento avevano costretto il gruppo a tornare indietro.

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