USA 2024

Un Donald Trump «sorridente e combattivo» accolto da eroe alla convention repubblicana

Prima apparizione del tycoon dopo il tentato assassinio avvenuto nel fine settimana: al suo fianco, J.D. Vance nominato suo vicepresidente
© AP Photo/Paul Sancya
Red. Online
16.07.2024 07:45

Sorridente e combattivo. Ma anche commosso, con gli occhi lucidi. È con queste parole che è stato descritto Donald Trump, durante il suo arrivo al Fiser Forum per la convention repubblicana a Milwaukee. Il tycoon si è presentato davanti alla folla con l'orecchio destro fasciato, a seguito del tentato assassinio avvenuto in Pennsylvania nel weekend. Ma, non per questo, meno grintoso del solito. L'ex presidente degli Stati Uniti ha accolto i presenti alzando il pugno, in segno di vittoria e sfida, intonando un classico «USA! USA!». Un'entrata degna di nota, esplosa con una calorosa ovazione del pubblico, che lo ha accolto come un eroe. Con una lunga standing ovation. 

Accanto a Trump, per la prima volta dall'annuncio avvenuto ieri sera, c'era J.D. Vance. Il senatore dell'Ohio, nominato suo vicepresidente, nelle scorse ore, nella corsa alla Casa Bianca. Nel suo nuovo ruolo, Vanche ha chiesto «un'indagine completa» sulla sparatoria avvenuta nel fine settimana. «Dobbiamo capire cos'è successo, perché è chiaro che sono stati commessi degli errori», ha dichiarato. «I servizi segreti sono accorsi. Hanno messo i loro corpi al di sopra e hanno reagito rapidamente. Non è questo che mi preoccupa. Quello che mi preoccupa è perché c'era un tiratore a 150 metri dal Presidente degli Stati Uniti», ha aggiunto, identificando il tycoon come «presidente». Non solo. Nel momento in cui è comparso alla convention, Trump è stato presentato come segue. «È qui, questa sera, per mostrare il suo coraggio, la sua sfida contro chi ha provato a ucciderlo. Signore e signori, ecco il 45. presidente degli Stati Uniti e presto anche il 47. presidente degli Stati Uniti. Diamo il benvenuto a Donald Trump!». 

Tra gli ospiti, anche la governatrice del South Dakota, Kristi Noem, finita nel mirino delle critiche qualche mese fa per aver ucciso il suo cane di quattordici mesi sparandogli, rivendicando in un libro che fosse «un atto necessario». Nel suo intervento, Kristi Noem ha ribadito: «Donald Trump è la persona più tosta che io conosca». Neanche a dirlo, un riferimento esplicito a quanto accaduto a Butle. «Dopo che il male si è manifestato tra di noi, Trump si è rialzato», ha esclamato la repubblicana, scatenando l'entusiasmo dei sostenitori che hanno immediatamente iniziato a urlare «Fight! Fight! Fight!» (Lottare, lottare, lottare!) come fatto dal tycoon dopo essere stato colpito all'orecchio. 

Menzionati i presenti, è il turno degli assenti. Tra questi, anche Melania Trump. L'ex first lady non era tra i membri della famiglia accanto al tycoon. Ma secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe partecipare alla kermesse. 

Arrivando al dunque, però, di cosa ha parlato Trump durante la convention? Di certo, non sono mancati gli attacchi ai democratici. «Vogliono imbrogliare alle elezioni e lo faranno», ha dichiarato il tycoon in un videomessaggio trasmesso durante la convention. Videomessaggio a cui è seguito un invito, ai sostenitori, a votare. In qualunque modo, «anche per posta», purché ognuno esprima la sua preferenza.

Durante la convention, inoltre, non è passata inosservata la mancata risposta di Trump a un giornalista russo, circa la sua disponibilità a «negoziare con il presidente russo Vladimir Putin» in caso di vittoria alle elezioni del 5 novembre. Come riporta la Tass, il tycoon ha prontamente schivato la questione, lasciando la domanda senza una risposta. 

Musk sostiene la campagna di Trump

Ma non finisce qui. Sempre nelle scorse ore, Elon Musk ha annunciato che donerà 45 milioni di dollari al mese a un nuovo «super comitato elettorale» per Donald Trump. Stando a quanto riporta il Wall Street Journal, si tratta dell'America Pac, creato nel mese di giugno, con l'obiettivo di convincere gli elettori a votare in anticipo, soprattutto negli Stati in bilico, nel tentativo di contrastare la campagna di Joe Biden che ha investito milioni negli «Swing States». 

E Biden?

E, a proposito di Biden, l'attuale presidente degli Stati Uniti, in un'intervista alla NBC news, ha sottolineato di essere «pronto per un secondo dibattito contro Donald Trump a settembre».  «Lo affronterò nel prossimo dibattito, quando avremo deciso la data... a settembre», ha dichiarato l'81.enne, ribadendo di «non aver intenzione di dare un'altra performance di quel livello». 

Non solo. Nell'intervista, Biden ha nuovamente difeso la sua decisione di restare in corsa, ribadendo che la sua età non può essere considerata un limite. «Sono vecchio – ha ammesso – ma ho solo tre anni in più di Trump, come prima cosa. E, seconda cosa, la mia acutezza mentale è dannatamente buona. Ho fatto più di quanto qualsiasi presidente abbia fatto da molto tempo in questi tre anni e mezzo. Sono disposto a essere giudicato su questo». 

Nel frattempo, la campagna di Biden ha avviato una raccolta fondi contro J.D. Vance. «Come fa un ragazzo che diceva che Donald Trump e le sue politiche erano riprorevoli a diventare candidato alla corsa?», si legge nell'apposito comunicato. Un'idea sposata anche dalla vicepresidente democratica Kamala Harris, che ha rivolto un appello ai sostenitori democratici, affinché contribuiscano con 25 dollari contro questa scelta. 

Dal canto suo, Biden ha invece rivelato nuove informazioni sulla conversazione telefonica con il tycoon, avvenuta dopo il tentato assassinio di sabato. «È stata una chiamata molto cordiale», ha confessato. «Gli ho detto quanto ero preoccupato e volevo assicurarmi di sapere come stesse effettivamente. Lui mi ha detto che stava bene, e mi ha ringraziato per averlo chiamato. Gli ho detto che era letteralmente nelle preghiere mie e di Jill». Ma non finisce qui. Il presidente degli Stati Uniti ha anche ammesso di aver commesso «un errore» nel chiedere di «mettere Donald Trump nel mirino» (bullseye) all'inizio della scorsa settimana. Una manciata di giorni prima della sparatoria contro il suo rivale. «È stato un errore usare quella parola. Quello che intendevo dire era: concentratevi su di lui, su ciò che sta facendo».