La dichiarazione

Wang Wentao: «I dazi USA potrebbero innescare una crisi umanitaria»

Il ministro del Commercio cinese Wang Wentao ha sostenuto, durante la videochiamata avuta ieri con la numero uno dell'Organizzazione mondiale del commercio Ngozi Okonjo-Iweala, che le «contromisure decisive» di Pechino alle mosse americane mirano a salvaguardare i suoi diritti e interessi legittimi
©ANDRES MARTINEZ CASARES
Ats
12.04.2025 11:58

La continua introduzione di dazi da parte degli USA causerà gravi danni ai Paesi in via di sviluppo e potrebbe persino innescare una crisi umanitaria. Il ministro del Commercio cinese Wang Wentao ha sostenuto, durante la videochiamata avuta ieri con la numero uno dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) Ngozi Okonjo-Iweala, che le «contromisure decisive» di Pechino alle mosse americane mirano a salvaguardare i suoi diritti e interessi legittimi, nonché a sostenere l'equità e la giustizia nella comunità internazionale.

Tutti i Paesi che aderiscono al WTO «dovrebbero unirsi e lavorare per contrastare l'unilateralismo, il protezionismo e le pratiche intimidatorie con una cooperazione aperta e con il multilateralismo - ha aggiunto Wang, nel resoconto del colloquio diffuso oggi dal suo ministero -. E i Paesi meno sviluppati affrontano alcuni dei maggiori rischi derivanti dai dazi americani».

Wang, nell'ambito della vasta controffensiva internazionale anti-dazi USA, ha anche tenuto una videochiamata con Geraldo Alckmin, il ministro brasiliano dello sviluppo, dell'industria, del commercio estero e dei servizi. Le due parti «hanno scambiato opinioni su questioni come il rafforzamento della cooperazione economica e commerciale tra Cina e Brasile e la risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti», secondo una nota del ministero del Commercio.

A proposito della guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina, il Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, auspica che «i desideri di grandezza del popolo cinese e di tutti gli altri popoli non si ripieghino su se stessi, fomentando ansie di dominio con guerre senza fine, e possano invece incanalarsi in vie di pace, favorire incontri e cammini di fratellanza, di convivenza fraterna tra diversi». È quanto scrive Parolin nella prefazione al libro del missionario e sacerdote Antonio Sergianni La cavalcata del Vangelo in Cina. Sulle orme di P. Matteo Ricci ( Edizioni la conchiglia di Santiago), rilanciata dall'agenzia Fides.