Stupefacenti

Needle Spiking, nessun caso in Ticino

Il fenomeno delle punture a tradimento nelle discoteche e nei luoghi affollati dilaga in tutt’Europa – Durante la Street Parade gli inquirenti zurighesi hanno registrato otto denunce
Prisca Dindo
16.08.2022 11:46

Casi di «Needle Spiking»? «In Ticino non ne abbiamo ancora riscontrati» L’addetto stampa della polizia cantonale rassicura: finora il nostro cantone è stato risparmiato dalle punture a tradimento nei luoghi affollati. Eppure basta cercare sui social l’hashtag «needlespiking» per capire la gravità della situazione: la paura che qualcuno di nascosto possa iniettare stupefacenti o sostanze misteriose nei loro corpi sfruttando il caos della folla sta seminando il panico nei giovani.

Otto casi alla Street Parade

Inghilterra, Francia, Italia, Spagna. Il fenomeno si sta diffondendo a macchia d’olio in mezza Europa. Gli ultimi otto casi in ordine di tempo sono stati denunciati proprio nel nostro Paese, durante l’affollatissima edizione della Street Parade terminata nei giorni scorsi a Zurigo. Le testimonianze delle giovani vittime, spesso donne, si assomigliano tutte. Dapprima una sensazione di piccolo bruciore, poi lo stordimento, fino allo svenimento e il risveglio in ospedale con un puntino rosso da qualche parte sul corpo. Di ricordi di quanto successo, neppure l’ombra.

Prima erano i bicchieri

I malviventi approfittano della folla per entrare in azione. Ciò che prima versavano di nascosto nei bicchieri delle vittime, ora lo iniettano direttamente nei loro corpi. Le sostanze inoculate vanno dai semplici sonniferi alla famosa droga dello stupro, anche se purtroppo il loro tracciamento nel sangue delle vittime si sta rivelando molto difficile.

Le giovani hanno paura. Il rischio di abusi sessuali è concreto. Se prima bastava coprire i drink con le mani, per loro ora è quasi impossibile difendersi dalle sostanze nocive. Non solo. Se le punture vengono effettuate con aghi sporchi, corrono pure il rischio di infettarsi con malattie trasmissibili attraverso il sangue, come l’ AIDS e l’epatite C.

«Violenze aggravate dalla detenzione di un'arma e dalla premeditazione»

Negli scorsi mesi a Tolone, in Francia, un ventenne è stato rinviato a giudizio per «violenze aggravate dalla detenzione di un'arma, una siringa appunto, e dalla premeditazione». Il giovane era stato identificato da alcuni spettatori presenti lungo la spiaggia di Mourillon, poco lontano da Tolone, dove TF1 stava registrando una trasmissione. «Una ventina di donne sono corse a chiedere aiuto agli agenti lamentando strane punture» si legge sui giornali locali. Tra le vittime, anche una poliziotta, che è stata ricoverata. Almeno due donne hanno assicurato di aver visto l'individuo, poi fermato, con una siringa in mano.

Perquisizioni nelle discoteche?

Tuttavia la maggior parte dei colpevoli la fa franca. La Gran Bretagna, che tra settembre 2021 e gennaio 2022 ha registrato più di milleduecento casi, sta pensando di imporre buttafuori donne nei locali, ma anche un giro di vite sul fronte della repressione, con l'introduzione di un reato specifico. Una situazione, quella inglese, divenuta insostenibile. Tanto che un gruppo di ragazze ha lanciato una petizione affinché tutte le persone che entrano nei pub e nelle discoteche vengano perquisite.

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