Torna la Street Parade: «La festa dell'uguaglianza, un mondo perfetto»
Musica, ballo, libertà. Dopo due anni di stop, a Zurigo domani torna la Street Parade, il famoso festival di musica elettronica che si tiene il secondo sabato di agosto. E il Ticino è pronto: come da anni a questa parte, la collaborazione fra Rete Tre e FFS ha dato vita a un trasporto più speciale degli altri: il Sound & Fun. Il treno in partenza da Lugano alle 8.48 fermerà solamente a Bellinzona (9.27), per poi dirigersi verso Zurigo, con arrivo previsto alle 12.40. Quasi quattro ore, per chi partirà dalla località sul Ceresio, di musica a tutto volume e party. «All'interno di questo treno», ci spiega Patrick Walser, portavoce di FFS, «vi sarà il Salon Suisse, dove saranno attivi i DJ» che si occuperanno di animare quello e i vagoni vicini. Non è l'unico trasposto pensato appositamente per i festivalieri: un altro treno speciale partirà da Lugano alle 11.20, mentre i treni regolari saranno potenziati con vagoni supplementari. Una preparazione che si giustifica nelle previsioni del forte tasso di occupazione sulla tratta che porterà a Zurigo. «Il traffico del tempo libero è ormai quasi tornato ai livelli pre-pandemia», spiega Walser. «Per la Street Parade le FFS si aspettano un grande afflusso di persone da tutta la Svizzera». Tutto è pronto, insomma, per permettere alle centinaia di migliaia di visitatori di raggiungere la manifestazione.
Ma torniamo alla particolarità ticinese: il treno Sound & Fun. Vero e proprio antipasto della Street, il convoglio techno è pronto a ripartire in direzione di Zurigo. E la festa si preannuncia calda, dato che dovrà compensare le mancate edizioni. Ne abbiamo parlato con l'uomo di Rete Tre che da anni si occupa di seguire il festival svizzero, nonché disc jockey che farà ballare i vagoni: Alessio Arigoni, in arte DJ Alexxio.
Musica ed emozioni
Alessio la Street Parade la respira dagli albori. Lo storico animatore di Rete Tre, da una ventina d'anni attivo sul territorio anche come DJ, conosce a menadito la manifestazione e ricorda quando a frequentare il festival sulla Limmat erano "solo" un centinaio di migliaia di persone. «Seguo l'evento dagli anni '90 e ho ancora il ricordo nitido dell'emozione data dall'aprirsi della manifestazione, della mia prima volta. Non c'erano ancora i palchi fissi: solo i camion (che ancora oggi trasmettono la musica seguendo la folla, ndr). Era tutto un po' più grezzo». Era il 1995, il primo anno in cui i festivalieri superarono quota 100 mila. «Quando cominciò a circolare la notizia del numero di presenti, sentimmo tutti un brivido di eccitazione». Ma tutti aspettavano una sola cosa: l'arrivo della polizia, incaricata di aprire le danze, letteralmente. «L'arrivo di una camionetta della polizia di Zurigo, con i lampeggianti accesi e gli agenti a scortarla, dava il via all'evento. Allora, dalla folla, si alzò un urlo incredibile, si sentiva scorrere l'emozione. La polizia stessa che apriva la Street Parade, ve lo immaginate? In un periodo in cui, tra l'altro, l'evento era molto criticato e si pensava di chiuderlo». Già, perché l'ormai iconico (ma rumoroso) festival ha avuto le sue belle difficoltà a farsi accettare. «Com'è normale che sia. Eppure oggi è nelle brochure dell'ente turistico svizzero, non solo di quello zurighese».
Dopo il passaggio della polizia, «arrivava il turno del primo camion musicale (le famose Love Mobile): ricordo le luci e il suono della musica che aumentava sempre di più mentre il camion si avvicinava fino ad arrivarti davanti. Era a quel punto che partiva la vera festa».
Un climax che da qualche anno, forse, è un po' meno forte: «Oggi con gli stand fissi la musica è sempre presente e non si ha dunque questo crescendo».
Ma cosa significa la Street Parade, per chi la vive da così tanto tempo? Quali sono le sue ragioni d'essere, oltre a quelle musicali? «La Street Parade ha dei valori di integrazione. È una manifestazione che permette di ballare musica da discoteca, gratuitamente, lungo una strada cittadina». Una ricetta che «permette di eliminare ogni distinzione fra gli utenti. Tutti sono uguali alla Street: non c'è differenza di passaporto, cultura, ricchezza. Si è tutti sullo stesso piano ed è una cosa bellissima. È quasi il mondo perfetto. Tutti ballano vicini, basta scegliere il camion e la musica preferita e si parte».
Il treno più speciale
Domani, dicevamo, il treno Sound & Fun partirà da Lugano alla volta di Zurigo. E DJ Alexxio sarà nella carrozza principale a dettare il ritmo. «L'ambiente su questo treno è sempre euforico: c'è una sensazione di fratellanza. Gente che si prepara alla Street truccandosi e vestendosi. Chi brinda con gli amici. Chi, in totale libertà, balla. Quando ti capita di poter ballare senza essere giudicato (giustamente anche) su un treno? È solo in questa giornata che può avvenire una cosa simile. E tutto ciò crea gioia». La musica techno, ovviamente, gioca la sua parte. «Sono suoni predisposti a coinvolgere, ipnotizzare, dare energia».
Un impianto da discoteca (sound system) è caricato sul Salon Suisse insieme alle luci tipiche delle sale da ballo. Così, sottolinea Arigoni, la carrozza si trasforma in un vero e proprio «dance floor». «La musica dei DJ poi raggiunge altri quattro vagoni grazie a delle casse cablate. Nelle carrozze seguenti sta ai ragazzi "arrangiarsi" e mettere la propria musica, spesso tramite gli altoparlanti bluetooth. Ben difficilmente», sottolinea DJ Alexxio ridendo, «si sta tranquilli su questo treno. Ma è giusto così».
Queste le sensazioni fino all'ultima edizione, caduta nel 2019. Ma la pandemia avrà cambiato le cose? Ben difficilmente: le premesse indicano l'avvicinarsi di una nuova grande festa. «Come sempre dalla sua creazione, anche quest'anno il treno Sound & Fun ha fatto il tutto esaurito. Ce lo aspettavamo: giovani e meno giovani non vogliono rinunciare a questo bagno di adrenalina e dopo due anni di stop era abbastanza logico che la gente non vedesse l'ora di tornare alla Street. I posti sono 555, più lo staff e gli agenti della polizia ferroviaria che si occuperanno dei vari controlli, sul treno e fuori». Già, perché a differenza di quanto accade in un normale viaggio, i biglietti verranno controllati prima di salire, «come all'ingresso di una discoteca».
E oltre ad Arigoni, quest'anno a far danzare i festivalieri ticinesi vi sarà anche Luca Tavaglione, in arte "ARTIGLIO". «Uno dei più grandi DJ di techno ticinesi», evidenzia l'animatore di Rete Tre. «Tante volte ha fatto ballare i 15 mila dell'Hallenstadion allo storico rave "Energy". È veramente un "big" del settore».
A salire sul treno, e ad andare a Zurigo, dicevamo, saranno giovani e non. Esplosa negli anni '80, la musica techno ha moltissimi estimatori nella fascia d'età fra i 40 e 50, e anche oltre. Sorge dunque spontanea una domanda: è un genere ancora attuale? O la Street Parade è destinata ad invecchiare? «Chi la ascoltava alla sua nascita, oggi ha 50 anni e oltre. È chiaro che si è aperto un ventaglio anagrafico molto ampio. Forse oggi la techno non ha più la forza dirompente degli anni passati, ma resta un genere molto apprezzato anche dai più giovani. Anzi, spesso i 20.enni amano i sottogeneri più forti della techno, come l'hard techno o la psy-trance, che porteremo anche sul nostro treno Sound & Fun».
Tornano le vibrazioni
Mancano poche ore e la musica ricomincerà a risuonare a Zurigo. E Arigoni non vede l'ora di tornare a sentire le vibrazioni della città. Letteralmente: «Ricordo ancora quando si sentiva oscillare il ponte sulla Limmat. O i vagoni sulle rotaie tremare mentre la gente ballava». Sensazioni che al DJ sono mancate parecchio. Ma cosa ha fatto Alexxio in questi due anni di attesa? «Non mi sono disperato, ho fatto due figli», ci dice ridendo. «E certo: li porterò alla Street in futuro. Con i tappi alle orecchie, ovviamente. È qualcosa che tutti dobbiamo vivere almeno una volta nella vita. Non bisogna avere paura di stare nella massa, di sentire il sudore degli altri, di muoversi all'unisono nella musica».