Oltre alla piscina c’è di più, il Lido di Grono è ad un passo

A quasi vent’anni dalla chiusura del Centro Vera di Roveredo - per far spazio al portale nord della galleria autostradale di San Fedele, nell’ambito della circonvallazione del paese - la Mesolcina potrebbe presto avere di nuovo una piscina pubblica. Anzi, di più: un Lido. Quello di Grono, per la precisione, in virtù di un investimento di circa 5 milioni di franchi. Due date vanno segnate in rosso sull’agenda. La prima è quella di mercoledì 26 marzo, quando il Consiglio comunale si esprimerà sul progetto, dando il suo preavviso in vista della votazione di domenica 18 maggio. Scontatissimo il sì del Legislativo, come vedremo più avanti; occorrerà capire come la pensa la popolazione. Al momento, stando a quanto ci risulta, non si sono levate voci critiche.



Dalle ceneri di un’altra iniziativa
All’inizio l’idea era quella di costruire un Centro sportivo regionale a Leggia, dove c’è il campo di calcio, in una zona già adibita per le infrastrutture pubbliche. Un’iniziativa da 8 milioni sostenuta dalla Regione prima e dai Comuni della bassa valle (Grono, San Vittore, Roveredo e Cama) poi che avrebbe dovuto comprendere, appunto, una piscina, il campeggio, una struttura ricettiva, zone di svago e persino un approdo lungo il fiume Moesa per le canoe.

Dopo lo studio di massima e quello di fattibilità non se ne è però fatto nulla. Così Grono ha deciso di darsi una mossa che si è concretizzata, il 13 dicembre 2023, con il via libera del Legislativo al credito di 85 mila franchi necessario per dare avvio alla fase di progettazione della piscina prevista al posto dell’altro campo di calcio, in zona Bosciolit, vicino allo svincolo dell’A13 e alla pista ciclabile che collega Ticino e Mesolcina. Un impianto più piccolo, ma che comunque ha l’obiettivo di diventare un’attrattiva non solo comunale ma regionale.
Per gli abitanti e per le scuole
Sarà una piscina - quella aperta da maggio a settembre - di 25 metri con, accanto, un’altra per i bambini nonché spazi per le attività balneari. Ci si rivolge alle scuole, chiaro, ma anche e soprattutto ai numerosi mesolcinesi e calanchini che allo stato attuale, in estate, devono recarsi al Bagno pubblico di Bellinzona se vogliono fare un tuffo, una nuotata rigenerante o semplicemente sottrarsi alla canicola. Il Municipio guidato dal sindaco e granconsigliere Samuele Censi nell’ultimo anno e mezzo ha approfondito il progetto - in particolare dal punto di vista della sostenibilità economica - collaborando in modo proficuo con le commissioni del plenum. La discussione in seno al Legislativo, come detto, sarà una pura formalità.
L’appoggio dei patrizi
Lo stesso, d’altronde, è avvenuto il 28 febbraio scorso nella riunione del Consorzio dei patrizi di Grono, proprietario del terreno sul quale sorgerà il Lido, che ha approvato il cambiamento del diritto di superficie a favore del Comune. Manca, finora, la «voce» dei cittadini. La si potrà ascoltare nella serata informativa programmata per mercoledì 7 maggio nella sala multiuso, quando l’Esecutivo svelerà l’opera alla popolazione.