Per chi studia in Svizzera interna è più facile trovare lavoro

Secondo l'Ufficio federale di statistica una formazione presso un'università svizzero tedesca genera meno disoccupati - L'USI registra un tasso del 7%
Red. Online
27.08.2018 16:36

NEUCHÂTEL - Chi ha concluso una formazione di grado terziario nella Svizzera tedesca ha maggiori possibilità di trovare lavoro rispetto ai diplomati nella Svizzera occidentale o meridionale: è quanto risulta da un sondaggio dell'Ufficio federale di statistica (UST).

Mediamente il 4,8% dei diplomati non ha ancora trovato un posto di lavoro un anno dopo l'ottenimento di un Master. Il loro tasso medio di disoccupazione corrisponde esattamente a quello della popolazione attiva complessiva. Vi sono tuttavia grandi differenze tra le regioni linguistiche: la percentuale di disoccupati fra i laureati all'Università di Ginevra è del 9,6%, fra quelli dell'Università di Neuchâtel è del 7,5%, tra quelli dell'Università di Losanna è del 6,9% e tra quelli della Svizzera italiana è del 7%.

Relativamente bassa risulta la quota di disoccupati usciti dall'Università di Lucerna (1,7%), dal Politecnico federale di Zurigo (ETH) (2,1%), dall'Università di San Gallo (2,7%) e dall'Università di Berna (2,8%). Hanno prospettive nettamente migliori coloro che hanno frequentato un'alta scuola pedagogica: in media un anno dopo la conclusione degli studi solo lo 0,6% è ancora senza lavoro. Inoltre con uno stipendio annuo stimato a 87'000 franchi guadagnano circa il 12% in più dei loro colleghi che hanno frequentato l'Università o le Scuole universitarie professionali.

Anche l'età gioca un ruolo rilevante: chi conclude lo studio prima del 25.esimo anno di età ha meno difficoltà a trovare un'occupazione rispetto alla media. Tra i 31 e i 35 anni il rischio di essere temporaneamente disoccupato è del 6,8% mentre per gli over 40.enni è del 13,5%. D'altra parte - secondo la statistica dell'UST - in questa fascia di età aumenta in media anche il reddito lordo. Complessivamente gli stipendi accademici non sono tuttavia cambiati in modo significativo rispetto alla statistica del 2002.

Gli ambiti più lucrativi sono come previsto quello dell'economia, della tecnica - soprattutto nel ramo informatico - come anche quello della medicina e farmacia. Tra i settori meno redditizi vi sono discipline culturali, come arte, teatro, film e design. Inoltre le donne continuano a guadagnare meno rispetto ai loro colleghi uomini con uguale formazione.