Pollegio, dopo la frana si lavora alla messa in sicurezza della zona del distacco

«Non ho nessun aggiornamento da fornire»: parole, queste, del sindaco di Pollegio Igor Righini da noi contattato per sapere come è trascorsa la notte nel paese leventinese dopo che ieri, intorno alle 11.00, sono caduti dalla montagna quattro massi colpendo alcune abitazioni e vetture in via alle Vigne, nella zona dei grotti. Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta. «Alle prime luci dell'alba gli elicotteri hanno ripreso a volare».
La notte, insomma, sembrerebbe essere trascorsa tranquilla e non dovrebbero essersi staccati altri massi dalla montagna. «In effetti non sono stato avvisato di ulteriori cadute», conferma Righini. «La speranza è che nella giornata di oggi o in quella di domani si riesca a risolvere il tutto. Questo, ovviamente, nella migliore delle ipotesi. Attualmente si sta lavorando per consolidare la zona del distacco». A differenza di quanto successo a Brusino, dunque, non si è deciso di far cadere il materiale instabile. «Non sono un tecnico, ma da quello che ho capito c'è poco materiale nella zona di distacco che andrà stabilizzato sul posto».
A titolo precauzionale, ieri, sono state sfollate una decina di persone residenti nelle vicinanze della frana e sono stati chiusi i tratti di strada interessati dallo scoscendimento. «La zona rimane evacuata fintanto che la parete della montagna non sarà messa in sicurezza. Ci siamo attivati per partire il prima possibile con la messa in sicurezza della zona proprio per cercare di limitare i disagi alla popolazione. Una volta terminati i lavori in montagna, discuteremo quindi del ritorno degli sfollati nelle proprie abitazioni». Spetterà al Municipio dare il via libera per il rientro nelle case. «Prima di farlo, però, ci consulteremo ovviamente con il geologo cantonale e con i tecnici al lavoro nella zona», puntualizza Righini.
Anche i tratti di strada chiusi verranno riaperti solo una volta terminati i lavori sul luogo del distacco. «Ad occuparsi di questo aspetto sarà la polizia insieme ai pompieri», conclude Righini.