Il caso

Quella frana del 2016, ma allora pioveva

Pollegio: lo scoscendimento è avvenuto nella stessa zona di nove anni fa - Contrariamente ad allora stavolta, però, non vi sono state abbondanti precipitazioni nelle ore precedenti - Geologi al lavoro per chiarire le cause
© Rescue Media
Alan Del Don
06.03.2025 15:08

Cominciamo dalla fine. Ossia dalla notizia che, in questi casi, tutti vogliono sentire e/o leggere: non ci sono feriti. Ma lo spavento è stato grande per gli abitanti di via alle Vigne a Pollegio, nella zona dei grotti, sottomontagna, dove oggi poco prima delle 11 sono scesi quattro massi (altri sono instabili, in totale 10 metri cubi di materiale) che hanno colpito altrettante abitazioni. Due delle quali sono state danneggiate maggiormente. Stessa sorte per alcune automobili parcheggiate sotto l’area dello scoscendimento.

Abitanti evacuati

A titolo precauzionale è stata evacuata una decina di persone. Sul posto, oltre agli agenti della Polizia cantonale e, in supporto, quelli della Polizia comunale di Biasca, sono intervenuti i pompieri del Centro di soccorso cantonale, il tecnico forestale e il geologo cantonale per le verifiche del caso, unitamente ai tecnici cantonali e comunali. Naturalmente i tratti di strada interessati dal franamento sono stati chiusi sino a nuovo avviso. In un comunicato la Polizia cantonale invita la popolazione «a rispettare la segnaletica di sicurezza presente in zona».

Quattro massi e altrettante case

Il sindaco Igor Righini ha spiegato che i massi caduti sono stati quattro. Tre di dimensioni contenute - 20-30 centimetri di larghezza - ed uno un po’ più grande. Le due case centrate hanno subito, rispettivamente, un danno ad una recinzione e ad una soletta. L’area, considerata pericolosa, a nord del paese bassoleventinese, è già nota ai preposti uffici cantonali e alle autorità in quanto il 17 aprile 2016 si erano staccati oltre 700 metri cubi di materiale.

Valutazioni e demolizioni

Un episodio che aveva portato l’allora Municipio ad accantonare il progetto di ristrutturazione dell’asilo (realizzato quarant’anni prima e, infine, demolito) e a decretare che lì non sarebbero più sorte infrastrutture pubbliche. Per fortuna anche in quell’occasione non c’erano stati feriti (trattandosi di una domenica la scuola dell’infanzia era chiusa), ma solo ingenti danni materiali. Quegli stessi danni capitati oggi e che nei prossimi giorni dovranno essere quantificati con esattezza.

L'interrogativo

Contrariamente a nove anni fa, tuttavia, stavolta non vi sono state delle abbondanti precipitazioni nelle ore precedenti. Anzi, negli ultimi giorni si è visto solo il sole. Come mai vi è stato un nuovo scoscendimento? Toccherà ai geologi fornire una risposta sulla base delle valutazioni dopo aver analizzato la parete rocciosa.

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