Il caso

«Qui a Orselina stiamo lavorando per il Polo geriatrico»

Dopo l’interrogazione al Governo sulla prospettata chiusura del foyer per invalidi alla Clinica Varini, ecco la reazione del direttore, Martin Hilfiker: «Nessun parlamentare ci ha mai contattato per capire la situazione, ora guardiamo al futuro avviando una collaborazione con la Casa per anziani Montesano»
Il direttore della clinica Varini, da ottobre 2023, Martin Hifiker, 56 anni. Sullo sfondo, uno scorcio dell'istituto di Orselina, che ha attraversato un periodo di problemi finanziari.
Jona Mantovan
04.07.2024 06:00

«Di fronte a una decisione strategica di questa portata ci attendevamo naturalmente delle reazioni e, di conseguenza, un’interrogazione». Sono queste le parole di Martin Hilfiker, direttore della Clinica Varini di Orselina, al Corriere del Ticino che, per la prima volta, parla anche di un nuovo Polo geriatrico a Orselina che si sta delineando all'orizzonte. Una reazione che arriva all’indomani dell’interrogazione finita sul tavolo del Governo cantonale, a Bellinzona, presentata Laura Riget (Partito socialista) e Samantha Bourgoin (Verdi) ma sottoscritta anche da parlamentari di altri schieramenti.

L’atto, undici domande (clic qui per scaricare il pdf), si concentra sulla prospettata chiusura della casa medicalizzata Lispi (o foyer per invalidi adulti) della struttura locarnese, come riportato nell’edizione di lunedì 1. luglio (vedi anche riquadro qui sotto). «Non ho ricevuto alcuna visita o telefonata da parte di parlamentari che intendessero spontaneamente informarsi o approfondire il tema», lamenta il 56.enne.

«Condiviso con il Cantone»

Una crescente preoccupazione da parte della politica che non ha sorpreso i vertici della struttura sanitaria. «Da mesi sono emerse le difficoltà finanziarie manifestate dal Consiglio di fondazione Giorgio Varini e dalla direzione della Clinica di Orselina. Difficoltà che hanno portato anche a diversi licenziamenti», si legge nella premessa dell’interrogazione.

«Le preoccupazioni di natura finanziaria ci hanno portato a valutare una semplificazione dell’offerta–riprende Hilfiker–, con la conseguente riduzione dei mandati di prestazione da quattro a due. Il nuovo orientamento è stato da tempo condiviso con i partner cantonali, con cui sono in corso approfondimenti su una base molto costruttiva». Come detto, poi, il direttore conferma anche «la prevista realizzazione di un Polo geriatrico, in collaborazione con la Casa per Anziani Montesano, a Orselina».

Nell’interrogazione, i deputati rilevavano come, tra le criticità, sia emersa «la difficoltà di gestire contemporaneamente quattro diversi mandati di prestazione».

«Comunicazione trasparente»

Hilfiker evidenzia come da parte della Clinica ci sia sempre stata la massima trasparenza, nonostante il periodo di «incertezza» vissuto dal personale: «La comunicazione in merito alla situazione finanziaria e ai conseguenti nuovi orientamenti strategici, da parte nostra è stata sempre trasparente, sia nei confronti del Cantone sia del personale, il quale sta vivendo un momento di grande incertezza. Pur comprendendo le preoccupazioni di alcuni familiari, non sempre la pressione mediatica permette di garantire un ambiente di lavoro sereno, indispensabile per la cura dei nostri pazienti».

«Garanzia sulla qualità»

«Con una visione a lungo termine, il Consiglio di fondazione e la direzione hanno l’obiettivo di raggiungere in tempi brevi l’equilibrio finanziario», riprende il nostro interlocutore. «Questo aspetto rappresenta una priorità imprescindibile per garantire un solido futuro lavorativo ai 150 collaboratori della Clinica. In un momento in cui il Cantone riduce i propri contributi, a seguito dei provvedimenti finanziari per il riequilibrio delle sue finanze, la semplificazione organizzativa e la creazione di collaborazioni e sinergie risulta essere l’unica strada percorribile. La qualità delle prestazioni a costi sostenibili rimane il nostro obiettivo e sarà sempre garantita».

Da sapere — «Chiediamo rassicurazioni»

Le domande al Governo — L’interrogazione al Consiglio di Stato presentata la settimana scorsa e sottoscritta da parlamentari di tutti gli schieramenti chiede, fra le altre cose, se il Governo sia in grado «di rassicurare sul fatto che nel 2025 non sarà chiuso il foyer per invalidi della Varini». I granconsiglieri vogliono inoltre sapere se «la Fondazione Giorgio Varini ha presentato un piano per rinunciare al mandato, se la qualità del servizio è in linea alle direttive cantonali e se sono stati effettuati accertamenti». Infine, il contratto di prestazione: quello stipulato nel 2024, chiedono i parlamentari cantonali, è sufficiente per la stabilità finanziaria della struttura?
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