Stati Uniti

«Ricovero segreto» per il segretario alla Difesa Lloyd Austin, negli USA scoppia lo scandalo

«È l'anello chiave della catena di comando tra il presidente e le forze armate in uniforme, compresa la catena di comando nucleare, quando decisioni importanti devono essere prese in pochi minuti» – Pare che neppure Biden fosse informato
© KEYSTONE (AP Photo/Cliff Owen)
Red. Online
07.01.2024 08:59

Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, è stato ricoverato in ospedale lunedì scorso a causa di complicazioni di salute «insorte a seguito di una procedura medica non di emergenza». Austin, che è rimasto per alcune ore anche in terapia intensiva, «si sta riprendendo bene e dovrebbe tornare a pieno servizio oggi». La comunicazione è del Pentagono e risale a venerdì. Niente di strano, in apparenza, se non fosse che il ricovero in ospedale del numero uno della Difesa americana è già diventato un caso.

Il punto è che neppure il presidente Joe Biden sarebbe stato informato del ricovero in ospedale di Austin, secondo quanto riferisce Politico, che cita due dirigenti USA. Il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, insieme ad altri alti dirigenti della Casa Bianca, avrebbe saputo solo tre giorni dopo dell'ospedalizzazione di Austin, mettendo – solo allora – subito a conoscenza il commander in chief, il presidente. Le stesse fonti definiscono «altamente improbabile» che Austin avesse comunicato la notizia a Biden in privato prima che Sullivan ne venisse informato. «Se Sullivan non lo sapeva, non poteva saperlo nemmeno il presidente. Chi gli avrebbe detto delle condizioni di Austin se non Sullivan? E se qualcuno lo avesse detto al presidente, Sullivan sarebbe stata la sua prima chiamata». Bene, ma qual è il problema?

Al centro, il numero uno della Difesa USA, Lloyd Ausin. © KEYSTONE
Al centro, il numero uno della Difesa USA, Lloyd Ausin. © KEYSTONE

La Difesa senza un capo

Il fatto che per qualche giorno Lloyd Austin fosse «fuori gioco» crea un «buco» all'interno della Difesa americana. È come se il dipartimento risultasse senza un capo in carica in grado di intervenire tempestivamente, in caso di emergenza. E la situazione non è certo delle migliori, con la guerra in Medio Oriente e le forze sostenute dall'Iran nello Yemen che colpiscono le rotte di navigazione e altre in Iraq e Siria che attaccano le truppe statunitensi con razzi e droni. Un momento non esattamente «adeguato» per «tenere nascosta una notizia» di questa rilevanza, scrive ancora Politico.

Anche il Congresso ha saputo del ricovero di Austin 15 minuti prima della dichiarazione pubblica di Sullivan di venerdì sera. Il senatore Tom Cotton, membro repubblicano del Comitato per i servizi armati, ha chiesto spiegazioni. «Il segretario alla Difesa è l'anello chiave della catena di comando tra il presidente e le forze armate in uniforme, compresa la catena di comando nucleare, quando decisioni importanti devono essere prese in pochi minuti. Se il "ricovero segreto" è vero, ci dovranno essere conseguenze, si tratta di una scioccante rottura», ha dichiarato sabato in un comunicato.

«Mi assumo la piena responsabilità»

«Riconosco che avrei potuto fare un lavoro migliore assicurando che il pubblico fosse adeguatamente informato», ha scritto in una nota il capo del Pentagono, Lloyd Austin. «Mi impegnerò a fare meglio in futuro. Ma è importante dire che questa è stata una mia procedura medica e mi assumo la piena responsabilità delle mie decisioni in merito alla divulgazione». Il Pentagono ha fatto sapere che Austin è ancora ricoverato al Walter Reed Medical Center, l'ospedale militare di eccellenza alle porte di Washington, ma ha ripreso interamente le sue funzioni di comando.

L'associazione dei giornalisti che coprono il Pentagono ha espresso in una lettera indirizzata alla Difesa americana «gravi preoccupazioni» per la segretezza intorno al ricovero di Austin, affermando che ritardarne l'annuncio per giorni fino «alla tarda sera di venerdì è uno scandalo». «Il pubblico ha il diritto di sapere quando i membri del gabinetto americano sono ricoverati in ospedale, sotto anestesia o quando vengono delegati compiti a seguito di una procedura medica».

Il portavoce del Pentagono Pat Ryder, dal canto suo, ha assicurato che «in ogni momento il viceministro della Difesa, Kathleen Hicks, era pronta ad agire e a utilizzare le prerogative del ministro, se necessario».

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