Robert Kennedy Jr. si ritira dalla corsa: appoggerà Donald Trump

(Aggiornato)
Robert F. Kennedy Jr. sospende la corsa alla Casa Bianca. Lo ha annunciato parlando a Phoenix del «futuro della sua campagna»: «Ora darò il mio sostegno a Donald Trump». Citando le ragioni del suo endorsement, ha detto che le cause «sono la libertà di parola, la guerra in Ucraina e la guerra ai nostri figli».
Kennedy Jr. ha annunciato che sta togliendo il suo nome dalle schede del voto presidenziale in 10 Stati, ma ha incoraggiato a votare per lui dove compare il suo nome. «La democrazia è poco più che uno slogan», ha detto criticando il sistema elettorale americano, dalle primarie ai media, dalla sua esclusione dai dibattiti agli ostacoli burocratici per apparire nelle schede elettorali, dal metodo di nomina di Kamala Harris al fatto che la candidata dem non abbia ancora rilasciato un'intervista alla stampa.
La decisione di fare un passo indietro era già stata annunciata in un documento depositato al Tribunale della Pennsylvania, in cui la campagna di Robert F. Kennedy Jr. dichiarava di sostenere Donald Trump come presidente. Documento nel quale viene anche chiesto che il nome di Kennedy Jr. venga rimosso dalle schede elettorali dello Stato. Tuttavia, un portavoce ha in seguito affermato che il deposito presso la corte era stato fatto per errore da un avvocato.
Il discorso in Arizona sul «momento storico attuale e il percorso da seguire» era stato annunciato ieri dallo staff di Kennedy Jr.. Dichiarazione che aveva alimentato la crescente speculazione sulla possibilità che potesse abbandonare la corsa alla Casa Bianca e sostenere il candidato repubblicano. Il candidato vicepresidente di Kennedy aveva parlato apertamente di questa possibilità in un podcast, dicendo che la campagna stava valutando la possibilità di «unire le forze» con Trump e limitare le possibilità elettorali di Kamala Harris. Un tempo la mossa sarebbe sembrata impensabile per Kennedy Jr., per la maggior parte della sua vita democratico e – come nipote del presidente John F. Kennedy e figlio di Robert F. Kennedy – membro di un’amata dinastia democratica.
Trump: «È grandioso»
Donald Trump, in campagna elettorale a Las Vegas, si è entusiasmato per il sostegno ricevuto: «È una cosa grandiosa. È una persona eccezionale, rispettato da tutti», ha detto. Il tycoon terrà a breve un comizio a Glendale e la sua campagna ha annunciato che sarà affiancato da «un ospite speciale». Martedì, Trump aveva detto alla CNN che gli sarebbe «piaciuto» l'appoggio dell'indipendente Kennedy, definendolo un «ragazzo brillante». Aveva anche detto che sarebbe stato «certamente» aperto al fatto che Kennedy potesse avere un ruolo nella sua amministrazione a patto che si fosse ritirato.
I Kennedy: «Un tradimento»
I cinque fratelli di Robert F. Kennedy Jr. (Kathleen Kennedy Townsend, Courtney Kennedy, Kerry Kennedy, Chris Kennedy e Rory Kennedy) hanno espresso il loro disappunto in una nota comune: «Vogliamo un'America piena di speranza e unita da una visione condivisa di un futuro più luminoso, un futuro definito dalla libertà individuale, dalla promessa economica e dall'orgoglio nazionale. Crediamo in Harris e Walz. La decisione di nostro fratello Bobby di sostenere Trump oggi è un tradimento dei valori che nostro padre e la nostra famiglia hanno più cari. È la triste conclusione di una triste storia».