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Ryanair vuole alzare il prezzo dei voli e «la colpa è di Boeing»

I biglietti quest'estate potrebbero costare tra il 5-10% in più a causa del ritardo nelle consegne di nuovi aerei – O'Leary: «Ridurrà la nostra capacità di offrire posti a bordo»
© Ryanair
Red. Online
27.02.2024 10:34

Fare un weekend all'estero è diventato sempre più caro. Se avete provato a prenotare una mini vacanza, avrete sicuramente fatto anche voi questo pensiero. Ma per gli amanti dei voli low cost la situazione potrebbe peggiorare ancora. Ryanair potrebbe alzare il costo dei biglietti aerei per l'estate. «Il nostro programma per l’estate 2024 era in vendita con l’acquisto di 50 aeromobili», ha affermato Michael O'Leary, CEO del gruppo. «Se ne avremo solo 40-45 entro la fine di marzo, potremmo dover annunciare alcuni tagli al programma, per lo più su rotte con alte frequenze giornaliere. Anche la nostra crescita sarà limitata e questo porterà a un ambiente tariffario più elevato in Europa. Le nostre tariffe medie nell’estate 2023 sono aumentate del 17%. Non pensiamo che vedremo rialzi così elevati: stiamo mettendo in conto un aumento delle tariffe del 5-10%».

Il nodo della questione riguarda i ritardi nella fornitura dei Boeing Max 737-8200. I velivoli sono al momento bloccati da serrati controlli di qualità finalizzati a scongiurare il reiterarsi di incidenti come quello dello scorso 5 gennaio, quando esplose parte della fusoliera di un Max-9 dell’Alaska Airlines. 

Secondo i piani, Ryanair puntava a trasportate circa 205 milioni di passeggeri nel periodo estivo. In seguito ai ritardi, la stima più realistica si aggira attorno a 200 milioni di viaggiatori. Il punto di domanda riguarda quindi l'impatto sul mercato del taglio di 50 milioni di viaggiatori. Il timore è che una diminuzione dell’offerta, oltre a spingere al rialzo i biglietti di Ryanair, possa trainare anche l’offerta di altre compagnie low cost.

Il ritardo nella fornitura di velivoli si aggiunge a una flessione degli utili registrata dalla compagnia aerea irlandese nel terzo trimestre dell’anno finanziario 2023/2024, la cui causa va attribuita all’aumento generalizzato dei costi, in particolare del cherosene. Ma anche di stipendi e tasse aeroportuali.

Ryanair sta nel frattempo negoziando un risarcimento per tamponare i disagi dei ritardi nella fornitura di Boeing. Finché non verranno definitivamente risolte le potenziali problematiche strutturali che coinvolgono i velivoli, la compagnia aerea chiede che la produzione venga limitata. «Stiamo comunicando ai clienti che alcuni programmi di consegna potrebbero cambiare poiché ci prendiamo il tempo necessario per assicurarci che ogni aereo che consegniamo sia di alta qualità e soddisfi tutti i requisiti normativi e dei clienti», ha dichiarato dal canto suo Boeing. «Siamo profondamente dispiaciuti per l’impatto che questo sta avendo sul nostro stimato cliente Ryanair. Stiamo lavorando per affrontare le loro preoccupazioni e agire su un piano globale per rafforzare la qualità del 737 e le prestazioni di consegna».

A Dublino, Michael O’ Leary parla però di condotta «disastrosa» di Boeing. I contratti per l’acquisto degli aerei giustificano i ritardi quando questi dipendono da cause di forza maggiore. Ma i rinvii – aggiunge il manager irlandese – non sono certo accettabili «quando si fanno i buchi nel posto sbagliato».

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