Schianto della Ferrari svizzera, la passeggera era una modella ucraina

I risultati delle analisi del Dna non sono ancora arrivati. Ma hanno già un nome le due vittime del gravissimo incidente avvenuto nella mattina di Pasqua sulla bretella autostradale A4-A5, nel territorio di Alice Castello, dove una Ferrari bianca con targa svizzera si è schiantata contro un guardrail prendendo fuoco, senza lasciare scampo all'uomo e alla donna che erano a bordo, rimasti carbonizzati. Al volante – come già emerso negli scorsi giorni – c'era un 40.enne svizzero con origini kosovare, di professione DJ, residente a Villeneuve (Vaud). Accanto, sul sedile del passeggero, sedeva una 21.enne ucraina residente in Svizzera, di professione modella.
A riconoscere l'uomo era stato, lunedì di Pasquetta, il fratello rintracciato attraverso la polizia cantonale vodese. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due potrebbero essersi conosciuti nel club di Sion dove il DJ aveva suonato la notte prima del tragico incidente, il Jukebox. La procura di Vercelli ha comunque disposto il test del Dna.
Il 40.enne era sposato e padre di due figli di 11 e 14 anni. La moglie, per Pasqua, si trovava insieme a loro in Kosovo. Sui social Dj Style Q sponsorizzava le sue serate in giro per la Svizzera, ma non solo. Lo scorso luglio si era esibito anche al Paléo Festival di Nyon.
La 21.enne, originaria di Odessa, aveva un suo sito Internet in cui si presenta come fotomodella. Su Instagram gli scatti a Verbier, Montreux, Losanna, Ginevra, Chamonix e Berna.
Due giovani vite spezzate da uno schianto ad alta velocità, sull'asfalto bagnato, poco dopo l’uscita della galleria di passo d’Avenco ad Alice Castello. L'auto, una Ferrari GTC4 lusso di colore bianco, ha colpito in pieno la spalletta di cemento dell’unico guardrail centrale della bretella che protegge un canale di irrigazione. Fortissimo l’impatto, tanto da spezzare il veicolo a metà. La parte anteriore schiantata contro lo spartitraffico in cemento e poi bruciata, quella posteriore sbalzata a cinquanta metri di distanza nella piazzola d’emergenza.