Sono 40 i giovani afghani in protesta al Centro d'asilo
Sono circa una quarantina i giovani che da due giorni hanno iniziato uno sciopero della fame presso il Centro federale d'asilo di Chiasso. Si tratta di afghani richiedenti l'asilo, perlopiù minorenni, in protesta contro le attuali condizioni di ristrettezza dei centri federali, esacerbate nella città di confine dalle tensioni etniche («presunte minacce») con i connazionali afghani.
La conferma arriva dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) che, da noi contattata, conferma che alcune persone hanno dovuto essere trasportate in ospedale a causa del loro stato di salute. Ma riferisce pure che i restanti richiedenti l'asilo minorenni afghani coinvolti nella protesta «saranno trasferiti in altre regioni d'asilo in Svizzera questo sabato».
Secondo quanto appreso dalla SEM, i richiedenti l'asilo minorenni hanno ricominciato a cibarsi e a bere quando è stato loro assicurato il trasferimento in altre regioni.
I Centri federali per l'asilo in Svizzera attualmente (stato al 7 ottobre) sono pieni all'87%, una forte occupazione alla quale la SEM deve far fronte e per la quale verranno aperti nuovi centri di accoglienza.