Sparatoria a Fort Lauderdale: cinque i morti

L'attacco di un uomo armato ha avuto luogo all'aeroporto: si tratta di un militare americano con disturbi mentali - Sono almeno otto i feriti - LE FOTO
Red. Online
06.01.2017 20:39

MIAMI - "Ci sono diversi morti" nella sparatoria all'aeroporto di Fort Lauderdale, in Florida. Lo ha affermato via Twitter la Polizia della Contea di Broward, confermando che è stata arrestata una persona in relazione all'attacco. Le persone decedute sono cinque, mentre i feriti sarebbero almeno otto. Il gravissimo fatto di sangue ha avuto luogo al Terminal 1, davanti al settore del ritiro bagagli. A sparare è stato un militare americano con problemi mentali noto alle forze dell'ordine.

L'aeroporto è stato momentaneamente chiuso, a seguito dell'avvenuta segnalazione (non confermata) di un altro sparatore e per garantire l'incolumità delle centinaia di presenti nelle diverse parti dello scalo. A lanciare l'allarme è la Tsa, l'Autorità federale per la sicurezza aeroportuale, Il governatore della Florida Rick Scott si è recato sul posto. Le ragioni dell'attacco sono ancora tutte da decifrare, mentre è già stato reso noto il nome dello sparatore, che è un militare di origine ispanica: Esteban Santiago. Quest'ultimo, secondo quanto è noto, avrebbe avuto con sé un documento dell'esercito e avrebbe avuto indosso una maglietta di Guerre Stellari. Testimoni citati dall'Ansa hanno affermato che ad un certo punto l'uomo, che mirava alla testa delle sue vittime, avrebbe ricaricato l'arma prima di tornare a sparare. 

NESSUN PASSEGGERO CON IL NOME DEL KILLER

"Confermiamo che non abbiamo registrato nessun passeggero di nome Estaban Santiago o imbarcato armi in nessuno dei nostri voli diretti a Fort Lauderdale" ha twittato Air Canada. In precedenza alcuni media Usa avevano riferito che Santiago si trovava su un volo della Air Canada con una pistola nella borsa stivata, che avrebbe caricato in un bagno del terminal 2 dello scalo, prima di uccidere cinque persone e ferirne almeno otto.

Nel novembre 2016 Esteban Santiago, sarebbe andato all'ufficio dell'Fbi di Anchorage, in Alaska, affermando che era costretto a combattere per l'Isis. Lo riporta la Cbs citando alcune fonti, secondo le quali nel 2011 o nel 2012 Santiago era stato indagato per pedopornografia, ma le autorità non avevano ottenuto prove sufficienti per poterlo denunciare. L'uomo soffriva di problemi psichiatrici e sarebbe stato ammesso nei mesi scorsi in un ospedale per curarsi. Lo riportano i media americani citando alcune fonti, secondo le quali Esteban Santiago "sentiva delle voci".

Esteban Santiago, è diventato papà nel settembre del 2016 ed era "contento. Ma un mese fa ha iniziato ad avere problemi, a vedere cose". Lo afferma Maria Luisa Ruz, la zia di Santiago, secondo quanto riportano i media americani. La donna vive in New Jersey, dove Santiago è nato. La mamma del killer si trova invece a Porto Rico, di cui Santiago è originario. "Un mese fa è come se avesse perso la testa, diceva di vedere cose".