Domande e risposte

«Stop all'obbligo di vaccinazione», incognite sulla possibile attuazione

Domenica 9 giugno si andrà alle urne per l'iniziativa popolare «Per la libertà e l'integrità fisica», lanciata durante la pandemia
© CdT/Gabriele Putzu
Luca Faranda
17.05.2024 06:00

Il coronavirus, le restrizioni, i vaccini, le critiche e i critici. L’iniziativa popolare federale «Per la libertà e l’integrità fisica», in votazione il prossimo 9 giugno, nasce dalla lunga onda della pandemia. Ma di cosa si tratta? Chi la propone? Come verrà applicata, in caso di successo alle urne? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cosa chiede l’iniziativa «Per la libertà e l’integrità fisica»?

L’iniziativa popolare chiede la modifica dell’articolo 10 della Costituzione (quello relativo al «Diritto alla vita e alla libertà personale»), inserendo questa precisazione: «Gli interventi nell’integrità fisica o psichica di una persona necessitano del suo consenso. La persona interessata non può essere punita né subire pregiudizi sociali o professionali per aver rifiutato di dare il suo consenso». L’obiettivo, secondo i promotori, è di assicurarsi che chi si rifiuta di farsi vaccinare non deve subire alcuno svantaggio sociale o professionale. Tuttavia, la formulazione dell’iniziativa va oltre la questione della vaccinazione obbligatoria (il testo non contiene il termine «vaccinazione»), poiché riguarda ogni intervento «sull’integrità fisica o mentale di una persona».

Come si è arrivati a questa proposta di modifica costituzionale?

Secondo il comitato d’iniziativa, lo Stato e le autorità si sono spinti oltre i limiti durante la pandemia. La raccolta firme è stata lanciata nel dicembre 2020, in piena pandemia di COVID-19 segnata da drastiche restrizioni per motivi sanitari. Lo sviluppo dei vaccini era già in corso, ma in Svizzera non erano ancora in commercio i primi preparati contro il coronavirus. Il testo, promosso da gruppi che contestavano la strategia sanitaria e contrari alle vaccinazioni, è stato consegnato alla Cancelleria nel dicembre 2021 corredato da oltre 125 mila firme.

In Svizzera ci sono vaccinazioni obbligatorie?

La legge sulle epidemie prevede la possibilità di una vaccinazione obbligatoria temporanea in situazioni eccezionali. Tali misure sono possibili solo nei casi in cui sussista un pericolo considerevole per la salute pubblica e non sia possibile adottare altre misure a protezione della popolazione. Inoltre, l’obbligo può riguardare solo gruppi di persone ben definiti e deve essere revocato una volta cessato il rischio. Resta fermo il principio secondo cui nessuno può essere vaccinato contro la propria volontà. Negli ospedali, ad esempio, le vaccinazioni potrebbero essere rese obbligatorie per il personale: in un reparto ospedaliero in cui sono ricoverati bambini immunodepressi malati di cancro, è possibile che il personale debba essere vaccinato contro il morbillo o avere già contratto la malattia. Sinora le autorità non hanno mai disposto un obbligo vaccinale a livello federale, neppure durante la pandemia di COVID-19.

Cosa si intende per integrità fisica e mentale?

In realtà, l’articolo 10 della Costituzione sancisce già questo diritto: «Ognuno ha diritto alla libertà personale, in particolare all’integrità fisica e psichica e alla libertà di movimento». Ciò ha lo scopo di proteggere il corpo umano da qualsiasi tipo di intervento da parte dello Stato, a meno che una persona colpita non acconsenta all’intervento. L’iniziativa vorrebbe completare questo articolo, ma la formulazione è vaga. Sarà compito del Parlamento - in caso di sì alle urne - e del Consiglio federale emanare leggi più precise che indichino fino a dove si spinge la tutela dell’integrità fisica.

Quali sarebbero le difficoltà di attuazione della legge?

L’iniziativa è formulata in termini generali e a oggi non è possibile indicare concretamente come possa essere interpretata. Il Consiglio federale, che come il Parlamento raccomanda di respingere questa proposta, ritiene che il testo crei incertezza giuridica, in particolare per le attività di polizia. Cita ad esempio le perquisizioni e l’utilizzo di mezzi coercitivi (idranti, manette) da parte delle forze dell’ordine, prelievi del sangue (ad esempio per verificare il tasso alcolemico o per l’analisi del DNA), nonché la raccolta di dati nel settore dell’asilo (come la verifica dell’età dei richiedenti che sostengono di essere minorenni).

Con la legislazione attuale sono ancora possibili restrizioni per le persone non vaccinate?

Sì, così come è accaduto durante la pandemia di coronavirus: le autorità federali hanno emanato le restrizioni basandosi su un interesse pubblico preponderante, in questo caso per motivi sanitari. I promotori, con questo testo, in caso di future pandemie vorrebbero escludere ogni obbligo di presentare certificati o misure simili. Per un certo periodo di tempo, nell’ultima fase della pandemia, le persone non vaccinate erano soggette a restrizioni: in ristoranti e altre strutture erano ammesse solo persone vaccinate o guarite.

Quali sono gli argomenti dei favorevoli?

Ognuno deve continuare a decidere liberamente del proprio corpo, senza essere discriminato. L’attuale normativa non è abbastanza chiara e questa proposta - secondo chi l’ha promossa - porterebbe a una maggiore certezza del diritto, poiché il Parlamento potrebbe finalmente stabilire per legge cosa significa integrità fisica. In futuro, i diritti fondamentali non devono essere subordinati allo stato di vaccinazione. La proposta, però, non riguarda solo i vaccini: giocando d’anticipo sui tempi, i promotori vogliono già escludere qualsiasi obbligo di farsi inserire chip sotto pelle o elementi geneticamente modificati. Tra i favorevoli c’è l’Unione democratica di centro (UDC) e l’Unione democratica federale (UDF), nonché i gruppi critici sulle misure adottate durante la pandemia, tra cui «Mass-Voll» e il Movimento Svizzero per la Libertà, all’origine dell’iniziativa.

Quali sono gli argomenti dei contrari?

Il diritto all’integrità fisica e psichica è già oggi sancito nella Costituzione federale. Questo diritto fondamentale protegge il corpo da ingerenze da parte dello Stato. Le vaccinazioni obbligatorie sono possibili, ma solo in situazioni eccezionali e solo a determinate condizioni: servono una base giuridica e un interesse pubblico preponderante. Inoltre, la misura deve essere proporzionata. Oltre a ciò, l’iniziativa è formulata in termini troppo generali: la possibile attuazione non è per nulla chiara e potrebbe avere conseguenze impreviste sulle attività giudiziarie e di polizia. Consiglio federale e Parlamento, così come tutti gli altri partiti ad eccezione di UDC e UDF, sono contrari all’iniziativa e si sono anche opposti all’elaborazione di un possibile controprogetto.