Credenze

«C'è un parallelismo tra la tragedia di Montreux e il suicidio collettivo di 30 anni fa»

La direttrice del Centro intercantonale di informazione sulle credenze, Manéli Farahmand, parla di «convinzioni survivaliste trasformate in visioni apocalittiche, con l'evocazione di un "passaggio" in un'altra dimensione»
© KEYSTONE/Andree-Noelle Pot
Ats
06.10.2024 11:20

Un massacro come quello dell'Ordine del tempio del sole (OTS) di 30 anni fa potrebbe ripetersi in Svizzera, avverte la direttrice del Centro intercantonale di informazione sulle credenze (CIC). A suo avviso, la tragedia di Montreux (VD) del 2022 ne è la prova.

Il 24 marzo 2022, cinque membri della stessa famiglia si sono gettati dal balcone di casa nella cittadina vodese. Solo un ragazzo è sopravvissuto. L'indagine penale ha concluso che si è trattato di un suicidio collettivo premeditato. «Anche se su scala ridotta (...), è possibile stabilire un collegamento con il caso dell'OTS», spiega la direttrice del CIC Manéli Farahmand in un'intervista pubblicata oggi su Le Matin Dimanche.

Nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1994, 25 membri dell'OTS sono morti avvelenati e bruciati a Salvan (VS), 23 soffocati o crivellati di colpi a Cheiry (FR) e cinque in Québec (Canada).

«In entrambi i casi, c'è un paradosso tra la creazione di un sistema di sopravvivenza e il suicidio in un contesto di credenze millenaristiche», aggiunge. «In entrambi i casi, le convinzioni survivaliste sono state trasformate in visioni apocalittiche, con l'evocazione di un "passaggio" in un'altra dimensione per sfuggire al degrado irreversibile del pianeta».

QAnon sotto sorveglianza

Creato nel 2001 dopo la tragedia dell'OTS, il CIC è «particolarmente attento dal Covid-19 al movimento QAnon», spiega la socio-antropologa delle religioni. Le tesi di questo movimento, che si fondano su teorie complottiste e cospirative, «hanno giustificato e persino motivato atti violenti e criminali in tutto il mondo», aggiunge. «Sebbene finora non siano stati segnalati atti di violenza di questo tipo in Svizzera, il CIC ha comunque rilevato un possibile rischio di derive».

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