Congedo parentale: bocciate tacitamente le iniziative di Ticino e Vallese

È meglio non stabilire già adesso criteri precisi in vista di un'eventuale introduzione di un futuro congedo parentale. È quanto pensa il Consiglio degli Stati che oggi ha bocciato tacitamente due iniziative cantonali di Ticino e Vallese che chiedono l'adozione di un congedo parentale della durata complessiva di almeno 20 settimane.
Oltre a ciò, i due testi prevedono una quota fissa per la madre di almeno 14 settimane (come ora), mentre la quota fissa del padre deve rappresentare almeno il 20% del congedo parentale totale. Le due iniziative auspicano inoltre che i genitori possano usufruire della loro parte di congedo in modo flessibile.
A nome della commissione, Damien Müller (PLR/LU) ha sottolineato il desiderio ormai consolidato nella società affinché anche i padri possano godere della vicinanza della famiglia quando nasce un bambino e del ritardo della Svizzera in quest'ambito rispetto ad altri paesi europei.
Un congedo di maternità di quattordici settimane e un congedo di paternità di due settimane non corrispondono più all'odierna concezione delle pari opportunità, ha spiegato Müller, aggiungendo che una simile soluzione migliora la conciliabilità tra famiglia e lavoro, ha un impatto positivo sullo sviluppo del bambino e risulta anche sensata dal punto di vista economico. Entrambi i genitori, devono avere la possibilità sia di contribuire all'educazione del figlio sia di ricominciare a lavorare il più facilmente possibile dopo la nascita di un bambino.
Detto questo, però, sia Müller che Johanna Gapany (PLR/FR) e Flavia Waaserfallen (PS/BE) hanno dichiarato di preferire le iniziative inoltrare da Giura (congedo parentale nazionale) e Ginevra (possibilità di un congedo parentale a livello cantonale) che hanno optato per una formulazione più flessibile, mentre Ticino e Vallese pongono condizioni troppo vincolanti, non permettendo al legislatore di svolgere un'analisi approfondita dell'argomento prima di scegliere la soluzione più adeguata.
A tale riguardo, il plenum giudica che sarà soprattutto necessario trovare una soluzione pragmatica, compatibile con i vari modelli familiari e finanziariamente sostenibile.