L'incontro

De Rosa da Baume-Schneider: sul tavolo premi e costi della sanità in Ticino

L’appello da Bellinzona: «Sono possibili alcuni interventi, i ticinesi non potranno sopportare un ulteriore aumento come quelli degli ultimi due anni»
© Chiara Zocchetti
Luca Faranda
16.09.2024 21:00

Nel 2023 l’aumento medio dei premi di cassa malattia in Ticino aveva raggiunto il 9,2%, per l’anno in corso la stangata è stata del 10,5% e per l’anno prossimo è previsto un ulteriore incremento sia in Ticino, sia nel resto della Confederazione. Ad annunciarlo, tra una settimana, sarà (per la prima volta) Elisabeth Baume-Schneider.

Oggi, il consigliere di Stato Raffaele De Rosa, si è recato a Palazzo federale per incontrare la ministra della «Sanità»: sul tavolo c’era la situazione dei premi e dei costi della sanità in Cantone Ticino. «È stata l’occasione, in un momento privilegiato bilaterale, per poter spiegare all’autorità federale tutte le misure messe in campo a livello cantonale per frenare la crescita della spesa e, di riflesso, dei premi di cassa malattia», ci spiega il direttore del dipartimento della sanità e della socialità.

L’incontro, di un’oretta, è stato propiziato dalla Deputazione ticinese alle Camere federali, che ha voluto riunire allo stesso tavolo il Cantone e i vertici del Dipartimento federale dell’Interno: non per affrontare la spinosa questione dei premi del 2025, bensì per discutere del sistema.

Cure a domicilio in aula

Tanti aspetti legati ai costi della salute sono di esclusiva competenza federale, ma cosa può fare il Canton Ticino per ridurre i costi e, di conseguenza, i premi? «Il Cantone sfrutta tutti i margini di manovra», afferma De Rosa, ricordando ad esempio la moratoria sulle cure a domicilio: per contenere la crescita dei costi, il Cantone - dallo scorso luglio - può negare il rilascio di nuove autorizzazioni di esercizio a carico della LAMal nel settore delle cure infermieristiche (ad esempio gli Spitex). Il Consiglio di Stato ha voluto agire in fretta - in Ticino la spesa media in questo ambito è tra le più alte a livello nazionale - e il messaggio arriverà sul tavolo del Gran Consiglio verosimilmente domani.

Non tutti i problemi verranno però risolti, avverte De Rosa: «Per esempio, se dovessimo introdurre una moratoria sul numero di patenti di guida, gli automobilisti che già hanno la patente possono comunque percorrere tutti i chilometri che vogliono. Ciò vale anche nella sanità. È importante poter agire anche sulla quantità e sui volumi delle prestazioni che vengono fatturate a carico della LAMal e che hanno poi un impatto diretto sui premi di cassa malattia».

Intervenire politicamente

Il consigliere di Stato, a Berna, ha anche fatto un appello a Baume-Schneider, chiedendo alla consigliera federale di intervenire politicamente. «I cittadini ticinesi, in questo periodo di estrema difficoltà, non potranno sopportare un ulteriore aumento come quelli visti negli ultimi due anni. Bisogna sfruttare tutti i margini di ponderazione politica, per fare in modo che il Ticino non venga penalizzato per il terzo anno di fila».

A livello federale, tuttavia, i cambiamenti non sono rapidi, né tantomeno facili. «A Berna c’è troppo lobbismo e l’ho vissuto personalmente andando a difendere nelle commissioni alcune proposte per intervenire nell’ambito della LAMal. Ci sono evidenti difficoltà nel convincere e far convergere tutte le lobby e i portatori di interesse su alcune misure, soprattutto quando ci sono veti incrociati».

Per De Rosa, tuttavia, in alcuni ambiti è possibile intervenire: sul volume delle prestazioni, sull’importanza di un maggior controllo oppure - e questo vale soprattutto per il Ticino - «l’importanza di poter inserire un f attore correttivo che tenga conto della situazione sociodemografica dei vari cantoni». L’invecchiamento della popolazione, ad esempio, in Ticino ha un’incidenza maggiore sui costi della salute rispetto ad altri cantoni.

Un’ulteriore stangata

Dopo aver preso le redini del Dipartimento federale dell’interno da Alain Berset, toccherà dunque a Baume-Schneider annunciare per la prima volta i premi di cassa malattia per il prossimo anno.

Dopo un aumento medio dei premi malattia pari al 6.6% nel 2023 e al 7.8% nel 2024, la popolazione in Svizzera dovrà prepararsi a far fronte a un nuovo aumento medio che dovrebbe aggirarsi intorno al 7%. Nell’arco dei primi sei mesi dell’anno, solo i costi sanitari sono cresciuti del 5.1%, ha reso noto di recente il portale bonus.ch. In Ticino, tuttavia, il conto potrebbe essere ancora più salato dal momento che i costi nei primi sei mesi sono aumentati di oltre il 7%.

Poiché l’evoluzione dei premi segue da vicino proprio l’evoluzione delle spese sanitarie, l’aumento dei premi malattia per il 2025 dovrebbe quindi essere sopra - per l’ennesima volta - al di sopra della media del resto della Svizzera.

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