Guy Parmelin porta negli USA la scatola di cioccolatini della Sprüngli

La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato nella tarda serata di ieri (ora svizzera) la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, dopo un incontro a Washington con il segretario al Tesoro americano Scott Bessent. Insomma, la telefonata di 25 minuti tra Karin Keller-Sutter e Donald Trump, proprio nel giorno in cui il presidente statunitense ha messo in pausa i dazi, è stata solo l’inizio. L’offensiva del Consiglio federale, ora, passa dalla presenza a Washington.
Keller-Sutter si trova a Washington con il ministro dell'economia Guy Parmelin e rappresentanti della Banca nazionale svizzera (BNS), in occasione dell'assemblea di primavera del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale. Dopo un incontro con il rappresentante USA per il commercio, Jamieson Greer, Parmelin ha dichiarato che la Svizzera «ha qualcosa da offrire» agli Stati Uniti. Washington è interessata a maggiori investimenti da parte delle imprese elvetiche, in un'ottica di reindustrializzazione americana, in particolare nei settori farmaceutico e biotecnologico. Parmelin ha inoltre annunciato una prossima visita in Svizzera della segretaria dell'istruzione americana, Linda McMahon.
E proprio dell'incontro con McMahon ha reso conto nelle sue stories su Instagram il capo del Dipartimento federale federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR). Parmelin ha infatti condiviso il momento in cui ha consegnato una scatola di cioccolatini alla segretaria dell'istruzione USA. «Non sono tutti per lei», le ha detto scherzando. La prima pralina scelta è stata la «Praliné Spéciale» alla noce.
La scatola offerta da Parmelin a Linda McMahon è la «Boîte en bois "Fraîcheur de la montagne" 64 pces» della Sprüngli. Una «raffinata miscela di praline e tartufi freschi in una scatola di legno stampata in modo poetico e decorata con un'immagine estiva del Cervino», si legge sul sito. Dove è in vendita per 160 franchi.
Oltre al cioccolato, la Svizzera ha portato in dono anche un orologio Mondaine FFS.
La strategia del Consiglio federale è chiara fin dal primo giorno. Nessuna escalation, nessuna misura di ritorsione, bensì dialogo e colloqui. «Abbiamo percepito chiaramente che gli Stati Uniti sono interessati ad avviare negoziati con partner commerciali importanti. E noi siamo tra questi», ha dichiarato Keller-Sutter alla stampa. Intervistata dalla SRF, ha dichiarato che dazi pari allo 0% sarebbero «giusti» e auspicabili, visto che la Svizzera non applica dazi industriali. Tuttavia, ha ammesso, è improbabile che gli USA rinuncino completamente a misure protezionistiche. «Vedremo come andrà a finire», ha concluso.
Nel frattempo, in un'intervista al Time, Donald Trump ha assicurato di aver concluso «200 accordi» sui dazi, anche se finora nessuno è stato annunciato. Ma il presidente degli Stati Uniti ha suggerito che potrebbero essere svelati il mese prossimo. «Nel giro di tre o quattro settimane....abbiamo finito», ha detto.