Maltempo

La metropoli orologiera piegata dalla tempesta

Un violento temporale si è abbattuto questa mattina nella regione di La Chaux-de-Fonds - Una persona è morta in seguito al crollo di una gru - Sono migliaia gli edifici danneggiati in città - Misurate raffiche di vento fino a 217 chilometri orari: potrebbe essere un nuovo record nazionale
Le intemperie hanno provocato «ingenti danni urbani e forestali». © KEYSTONE / VALENTIN FLAURAUD
Luca Faranda
24.07.2023 20:00

Veicoli distrutti, tetti divelti, alberi sradicati, sedie, tavolini e rifiuti disseminati lungo le strade. Questa mattina, attorno alle 11.30, a La Chaux-de-Fonds è successo il finimondo. Un violento temporale si è abbattuto sulle montagne neocastellane e sulla «metropoli orologiera», lasciando dietro di sé danni incalcolabili, una quarantina di feriti - nessuno dei quali è in pericolo di morte - e una vittima.

Una persona di una cinquantina d’anni (le autorità non forniscono ulteriori informazioni), è infatti morta in seguito al crollo di una gru da cantiere nei pressi della stazione ferroviaria. Il macchinario è caduto su un’auto, che ha poi preso fuoco, ha spiegato la polizia cantonale neocastellana, avvertendo che in tutta la cittadina si sono registrati «ingenti danni urbani e forestali» a causa delle intemperie. MeteoSvizzera, dal canto suo, ha parlato di «una supercella temporalesca con effetti devastanti a livello locale».

Una manciata di minuti

Le immagini circolate in rete e sui siti d’informazione sono impressionanti. Stando a MeteoSvizzera, la stazione di misurazione ufficiale ha rilevato raffiche di vento fino a 217 chilometri orari. Se questo dato dovesse essere confermato (ci vorranno alcuni giorni per verificare precisamente le velocità raggiunte), si tratterebbe di un record. Attualmente il primato - a basse quote - è detenuto da Glarona: il 15 luglio 1985 il vento raggiunse una velocità di 190 km/h.

La tempesta che ha investito La Chaux-de-Fonds in tarda mattinata è durata solo una manciata di minuti, ma i danni provocati sono da subito apparsi considerevoli. Migliaia di edifici sono stati danneggiati, 200 dei quali nel solo quartiere di Le Crêt-du-Locle, all’estremità occidentale della città, dove hanno sede varie industrie, ha riferito il sindaco Jean-Daniel Jeanneret. Le autorità nel pomeriggio hanno diramato una seconda allerta, ma fortunatamente non ci sono stati ulteriori grossi disagi.

Tornado o «downburst»?

Si è trattato di un tornado (evento non raro nella regione) oppure di un cosiddetto «downburst»? È ancora presto per dirlo. Solo nelle prossime ore sarà possibile chiarire come debba essere classificata meteorologicamente.

MeteoSvizzera, contattata dall’agenzia Keystone-ATS, propende per un «downburst», o raffica discendente: si tratta di un fenomeno meteorologico consistente in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. Le folate possono raggiungere velocità molto elevate.

Treni fermi

I disagi sono iniziati da subito e si protrarranno anche nei prossimi giorni. Il traffico ferroviario - ma anche la circolazione dei bus - è stato interrotto, anche a causa del crollo sui binari di alcuni alberi e di un traliccio dell’alta tensione. Numerosi treni in direzione di Neuchâtel e Bienne (BE) e su diverse altre linee sono stati soppressi.

Sulla tratta che collega La Chaux-de-Fonds e Saint-Imier, nel Giura bernese, «molti elementi della linea di contatto sono danneggiati», hanno fatto sapere le FFS su Twitter, precisando che i lavori di riparazione dureranno fino a venerdì mattina. Situazione ben peggiore sulla linea verso Le Locle (NE): i lavori si protrarranno almeno fino al prossimo 7 agosto.

I lavori proseguono

Su Twitter, il presidente della Confederazione Alain Berset ha espresso la sua vicinanza alle persone interessata dalle intemperie e ai soccorritori all’opera. Gli interventi e i lavori di ripristino continueranno anche oggi e verosimilmente nei prossimi giorni. La polizia ha fatto sapere che nel giro di poche ore il centralino ha ricevuto circa 1.200 chiamate.

La tempesta ha colpito pesantemente La Chaux-de-Fonds, ma ha attraversato tutte le cosiddette Montagne neocastellane, che designano la catena del Giura nel nord del Cantone. Il maltempo ha poi raggiunto anche altre città svizzere, tra cui Zurigo e soprattutto Losanna.