Viaggi

L'ETA per il Regno Unito? «Si corre il rischio di finire per sbaglio su siti non ufficiali»

Il costo per l'autorizzazione di viaggio (ETA) è di 10 sterline – Davide Nettuno di Hotelplan: «Speriamo che il sistema sia veloce, la conferma dovrebbe arrivare da pochi minuti a poche ore»
©NEIL HALL
Luca Faranda
03.03.2025 06:00

«Prima di mercoledì 5 marzo non sappiamo come funziona il sistema, ma ci aspettiamo che l’autorizzazione possa essere confermata nel giro di pochi minuti, oppure poche ore. Se effettivamente dovessero volerci fino a tre giorni, bisognerà sensibilizzare la clientela sui viaggi dell’ultimo minuto». Per Davide Nettuno, portavoce di Hotelplan per la Svizzera italiana, l’introduzione dell’ETA per i viaggi nel Regno Unito non rappresenta una particolare sfida per le agenzie di viaggio. «Stati Uniti e Canada insegnano: se richiediamo questa autorizzazione di viaggio al mattino, la conferma arriva già nel corso del pomeriggio. Per Singapore ci vogliono pochi minuti, mentre per la Repubblica Dominicana è quasi immediato», spiega Nettuno, aggiungendo che la tecnologia in questo caso - l’ETA è collegata digitalmente al passaporto - permette di accorciare i tempi.

Nessun calo delle prenotazioni

Ma quali effetti può avere la decisione del Governo britannico? « In realtà, basandoci anche sulle esperienze di altri Paesi che richiedono un’autorizzazione di viaggio, non ci attendiamo un calo delle prenotazioni. Finora non abbiamo avuto molte richieste di informazioni, anche perché chi desidera recarsi nel Regno Unito spesso arriva già un po’ informato in agenzia», sostiene il portavoce di Hotelplan.

Sovrapprezzo

In ogni caso, le agenzie stanno ora informando i viaggiatori in modo proattivo. «Stiamo contattando chi ha già riservato un viaggio in programma dopo aprile. In Svizzera la legge prevede che se un cliente si appoggia all’agenzia di viaggio, quest’ultima ha l’obbligo di informare sulle regole relative all’immigrazione». Per chi decide di prenotare in modo autonomo online, invece, la comunicazione (ad esempio da parte delle compagnie aeree che vendono i biglietti) potrebbe essere più passiva.

C’è inoltre un altro elemento a cui prestare attenzione: le piattaforme “farlocche”. «Si corre il rischio di finire per sbaglio su siti non ufficiali», avvisa Nettuno, secondo cui è necessario sensibilizzare i viaggiatori. Si corre infatti il pericolo di pagare un sovrapprezzo (ben più delle 10 sterline necessarie per l’ETA) e forse di avere pure un documento non in regola.

Il sistema - purtroppo - è abbastanza noto: alcuni siti web, pur non essendo ufficiali, risultano tra i primi risultati di ricerca di Google e spesso ingannano i consumatori. L’unico sito ufficiale per richiedere l’ETA per il Regno Unito è il seguente: www.gov.uk.