Pacchi bomba a Ginevra, Patek Philippe scrive ai suoi dipendenti
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Una ragazzina di 12 anni è rimasta gravemente ferita in un'esplosione, lunedì poco dopo le 16.00, in un edificio situato nel quartiere Grange-Canal a Ginevra. Essendo competente per i casi che riguardano l'uso di esplosivi, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha assunto il procedimento e sta attualmente conducendo le indagini in stretta collaborazione con l'Ufficio federale di polizia (fedpol) e le forze dell'ordine ginevrine.
Stando ai media locali, un pacco bomba è stato collocato in una bucalettere nell'atrio dello stabile in Chemin de la Petite-Boissière. Una triste vicenda che ne ricorda un'altra avvenuta lo scorso agosto sempre a Ginevra, nel quartiere ginevrino di Saint-Jean. Un uomo era stato ferito a una gamba mentre raccoglieva un sacco della spazzatura collocato fuori dal suo appartamento. Il sacco gli era esploso tra le mani. Secondo l'MPC, «le indagini sono attualmente in corso per esaminare tutte le possibili piste». Tra queste c'è un potenziale collegamento tra le due esplosioni». Gli esperti dell'Istituto forense di Zurigo (FOR) si sono recati nel quartiere di Grange-Canal per le indagini e hanno lavorato insieme agli esperti del gruppo NEDEX (neutralizzazione, rimozione, individuazione di ordigni esplosivi).
Ma c'è un dettaglio di cui dà notizia il Tages-Anzeiger. Pare infatti che entrambi gli esplosivi fossero indirizzati a persone che lavorano alla Patek Philippe, il produttore svizzero di orologi di lusso. Il primo destinatario era un ingegnere, esperto di meccanica, dipendente da molti anni. Il secondo, un orologiaio specialista di meccanismi, anche lui nell’azienda da molto tempo.
RTS ha parlato con alcuni dipendenti, che lavorano attualmente a Patek Philippe o che sono stati dipendenti in passato. Nessuno di loro ha parlato di conflitti in relazione all'azienda. Tuttavia, hanno menzionato alcune segnalazioni di molestie, per le quali qualche anno fa era intervenuto l'ispettorato cantonale del lavoro.
Patek Philippe, interpellata dal Tages-Anzeiger, ha spiegato che il «Consiglio di amministrazione è sotto shock». La sicurezza dei dipendenti ha «la massima priorità». Sono state adottate «misure più severe» a titolo precauzionale. Nella lettera, la direzione del produttore di orologi ha ricordato ai dipendenti di esercitare «cautela e discrezione in relazione alle attività svolte alla Patek Philippe».