L'intervista

Pilota automatico dal 1. marzo? «Nessuna auto è omologata»

Presto entrerà in vigore l'ordinanza federale sulla guida automatizzata – Andiamo a scoprire tutte le novità con Jürg Röthlisberger, direttore dell'Ufficio federale delle strade
©CHRISTIAN BEUTLER
Francesco Pellegrinelli
27.01.2025 06:00

Il prossimo 1. marzo entrerà in vigore l’ordinanza federale sulla guida automatizzata. Che cosa implica per chi guida? Che cosa cambierà? Vedremo circolare automobili senza il conducente? Su quali tratti stradali sarà possibile impiegare la nuova tecnologia? Che cosa cambia per chi deve conseguire la patente? Le risposte del direttore di USTRA, Jürg Röthlisberger.

Iniziamo da una domanda semplice ma fondamentale: che cos’è la guida automatizzata?
«La guida automatizzata riguarda tutti quei sistemi che permettono a un veicolo di guidarsi da solo in determinate condizioni, un compito che finora era svolto solo dal conducente. Di principio, questi sistemi controllano la direzione e la velocità del veicolo, attivando tutte le funzioni necessarie per arrivare a destinazione in sicurezza. Se necessario, il sistema può richiedere l’intervento del conducente o di un operatore remoto, nel caso di veicoli senza conducente».

Che cosa implica, a livello pratico, questa normativa?
«Concretamente, dal 1. marzo saranno autorizzati tre casi di guida automatizzata. Il primo è il pilota automatico autostradale. Il secondo riguarda i veicoli senza conducente. Con tale misura si intendono in particolare le piccole navette di trasporto di persone e merci. Questi veicoli potranno circolare solo su tratti di strada delimitati e dovranno essere sottoposti a un monitoraggio a distanza. Infine, il terzo caso riguarda il parcheggio automatizzato. Nei parcheggi e autosili omologati a questo scopo, sarà possibile lasciare che l’auto si parcheggi autonomamente e richiamarla al momento del proprio ritorno».

Su quali tratti autostradali sarà possibile impiegare questa tecnologia?
«Non ci sono restrizioni per il pilota automatico autostradale e un sistema omologato può essere utilizzato su tutte le autostrade svizzere. Una volta attivato il sistema, il conducente può togliere le mani dal volante. Tuttavia, deve essere pronto a riprendere il controllo del veicolo non appena il sistema lo richiede o le condizioni del traffico lo impongono».

Dal 1. marzo, quindi, chi ha una Tesla potrà circolare con il pilota automatico autostradale?
«No, non potrà farlo. Attualmente non esistono veicoli con sistema di guida automatizzata omologati in Svizzera. Solo i veicoli dotati di un pilota automatico autostradale omologato per la Svizzera potranno beneficiare della nuova possibilità offerta dalla legge. Al momento, però, non abbiamo ricevuto alcuna richiesta in tal senso. Tuttavia, ci auguriamo vivamente che i costruttori si mettano in contatto con noi a questo proposito. Abbiamo già contattato alcunidi loro».

Quando, verosimilmente, vedremo circolare sulle autostrade svizzere le prime auto con il pilota automatico?
«Spetta alle case automobilistiche richiedere l’omologazione per rendere disponibile questa funzione sulle nostre strade. La legge svizzera è in realtà in anticipo sulla tecnologia. C’è una volontà di consentire e incoraggiare lo sviluppo e l’innovazione. Vogliamo anche sfruttare il più rapidamente possibile il potenziale della guida automatizzata per incrementare la sicurezza stradale».

A livello pratico, a che cosa dovrà prestare attenzione il conducente? Quali rischi comporta questa tecnologia per la sicurezza stradale?
«Nel caso del pilota automatico autostradale, il conducente deve essere sempre attento e pronto a prendere il controllo del veicolo quando richiesto dal sistema. Inoltre, il campo visivo del guidatore deve essere sempre libero. Ciò significa che il conducente non può dedicarsi ad attività che potrebbero ritardare la ripresa del controllo del veicolo, come leggere il giornale, mangiare, scrivere un messaggio sul telefono e così via. I veicoli a guida automatizzata devono essere conformi alle norme tecniche emanate dall’ONU o dall’UE. Nell’ambito della procedura di omologazione, viene verificato il rispetto dei requisiti normativi. Una volta omologati, i veicoli a guida automatizzata devono essere sottoposti a monitoraggio da parte del produttore e dell’USTRA per verificarne la conformità e la sicurezza. Grazie a queste misure, la sicurezza è garantita già nella fase iniziale. A medio termine, i veicoli a guida automatizzata rappresentano un grande potenziale per la sicurezza stradale. È importante ricordare che 9 incidenti su 10 sono causati da errori umani».

Per il conseguimento della patente, sarà necessario conoscere i nuovi sistemi di automazione?
«Contemporaneamente all’autorizzazione della guida automatizzata, il Consiglio federale ha previsto di ammodernare la formazione degli allievi conducenti. Durante gli esami teorici e pratici, gli esaminatori metteranno gli allievi conducenti alla prova riguardo all’uso degli aiuti alla guida e dei sistemi di guida automatizzata. Anche i corsi di teoria obbligatori dovranno includere una sezione dedicata agli aiuti alla guida e ai sistemi di guida automatizzati. L’obiettivo è garantire che gli allievi conducenti comprendano il loro funzionamento e ne facciano un uso corretto».

L’ordinanza prevede anche la guida senza conducente a bordo. Questa casistica dove si applica? Sarà possibile spostarsi in tutta la Svizzera con auto senza conducente?
«I veicoli senza conducente saranno utilizzati soprattutto in ambito urbano. Le possibili applicazioni sono numerose. L’impiego di questo tipo di veicoli può essere particolarmente interessante per il trasporto merci e per coprire l’ultimo miglio nel trasporto passeggeri. Da diversi anni l’Ufficio federale delle strade rilascia autorizzazioni per progetti pilota di questo tipo in tutta la Svizzera. Tuttavia, la circolazione di questi veicoli sarà consentita solo su tratti stradali definiti dai Cantoni. Dovranno inoltre essere sottoposti a monitoraggio a distanza».

In questo secondo caso, come verranno monitorati i veicoli?
«Ogni proprietario di un veicolo senza conducente deve prevedere la presenza di un operatore pronto a intervenire. Questo operatore può essere situato in una centrale a distanza, ad esempio, ed è responsabile della supervisione del funzionamento del veicolo. In particolare, l’operatore deve intervenire se il veicolo raggiunge i propri limiti tecnici e ne fa richiesta; il veicolo può eseguire la manovra di guida suggerita dall’operatore solo se ciò non compromette la sicurezza stradale. Se necessario, l’operatore deve anche contattare gli eventuali passeggeri tramite un sistema di comunicazione installato a bordo».

Il Cantone e i Comuni avranno voce in capitolo nello stabilire le zone di utilizzo di questa tecnologia?
«Sarà compito dei Cantoni stabilire i tratti di strada su cui i veicoli senza conducente potranno circolare».

Come visto in apertura, esiste poi una terza casistica di impiego per la guida automatizzata, ossia nei parcheggi automatici. In Svizzera ne esistono già? Nella pratica, come funzionano?
«Nei parcheggi o autosili autorizzati e dotati dell’apposito cartello, sarà possibile lasciare l’auto parcheggiarsi da sola. In pratica, il conducente scenderà dalla propria auto in un’area designata. L’auto cercherà poi autonomamente un posteggio. Al ritorno, il conducente “chiamerà” il proprio veicolo dalla stessa area. Il veicolo tornerà quindi dal conducente da solo. Tuttavia, affinché ciò sia possibile, il veicolo deve essere dotato di un sistema di parcheggio automatizzato omologato. Gli autosili o i parcheggi dovranno inoltre essere concepiti in tal senso e essere segnalati con l’apposito cartello».

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