Più furti, truffe e reati violenti: e sul web esplode la criminalità

«In generale possiamo parlare di un Paese sicuro». Il comandante della Polizia cantonale ticinese Matteo Cocchi, che dallo scorso autunno è anche Presidente della Conferenza dei comandanti e delle comandanti delle polizie cantonali svizzere (CCPCS), vuole tirare il freno. Eppure, per il terzo anno consecutivo, il numero di reati registrati in Svizzera è aumentato anche nel 2024. Gli illeciti ai sensi del Codice penale lo scorso anno sono stati oltre 563 mila, in aumento dell’8% rispetto ai dodici mesi precedenti. Non è una buona notizia. In Ticino, invece, si registra un calo: sono stati registrati quasi 15 mila reati (14.962), in diminuzione del 3% rispetto all’anno precedente.
A fornire i dati è la Statistica criminale di polizia, resa nota oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST) e dallo stesso CCPCS, che ha commentato i dati attraverso le parole di Cocchi. «A volte - spiega il comandante della polizia cantonale - percezioni soggettive prendono il sopravvento, e in quei momenti è importante supportare con dati e spiegazioni chiare. Riusciamo in questo intento perché i cittadini e le cittadine hanno ancora molta fiducia nelle istituzioni, in particolare nella polizia».
La rete inquieta
La criminalità digitale, dal 2020, è più che raddoppiata: per il 2024 sono stati registrati 59 mila reati (+35% rispetto al 2023). Più di 9 casi su 10 sono da ricondurre alla cibercriminalità economica (oltre 55 mila reati). «Colpisce in particolare l’aumento degli attacchi di phishing (+56,2%) e l’abuso di sistemi di pagamento online, carte prepagate o abuso di identità di terzi (+104,8%)», spiega l’UST, aggiungendo che dal settembre 2023 c’è un nuovo specifico articolo di legge relativo all’usurpazione di identità. Sono inoltre segnalati quasi 3 mila casi di «ciberdelitti sessuali» e circa 700 di «ciberlesione della reputazione e pratiche sleali».
I dati del Ticino
Spulciando i dati relativi al Ticino, emerge un calo dei furti (-2,3%), un leggero aumento delle truffe (+0,6%) e una sostanziale stabilità per quanto riguarda i reati violenti.
Oltre ai dati sui reati previsti dal Codice penale, nella statistica della polizia criminale vengono pubblicati anche quelli relativi alla Legge sugli stupefacenti (LStup) e alla Legge sugli stranieri e la loro integrazione (LStrl). Il numero di reati contro la LStup è in calo dal 2015: nel 2024, in Svizzera ne sono stati registrati 48.208, l’11,5% in meno rispetto all’anno precedente. In Ticino, sono stati 2.049, in calo del 6%.
Dal canto suo, il numero di violazioni della LStrl nella Confederazione è aumentato del 2,9% rispetto al 2023, arrivando a 44.434. In Ticino invece c’è stato un massiccio aumento: nel 2024 sono stati 912, contro i 497 dell’anno precedente (l’incremento è stato dell’84%).
Scambio di informazioni
In netta crescita sono anche i reati contro il patrimonio (+8%): i furti con scasso e introduzione clandestina sono aumentati dell’11.2%, per un totale di 46 mila casi. La media è di 126 casi al giorno, contro i 114 del 2023.
Un’impennata di casi si è però registrata anche per i furti con scasso nei veicoli (+27%), i furti di veicoli (+9,3%), quelli commessi nei negozi (+6,9%), danneggiamento in caso di furti (+16%), truffe (+17,3%) e abusi di impianti per l’elaborazione di dari (+27,3%). «Si tratta di tipologie di reato che spesso minano la percezione soggettiva della sicurezza», sottolinea Cocchi per conto della Conferenza, secondo cui «serve un maggiore automatismo nello scambio d’informazioni di polizia per reagire in maniera tempestiva. Oggi la procedura non è più al passo con i tempi».
Un record dal 2009
La Statistica criminale di polizia - pubblicata dal 2009 - evidenzia poi altri aspetti, tra cui due record poco edificanti. Il numero di reati violenti gravi (+19,4% a 2.456 casi) e il numero di persone imputate adulte (in questo caso a partire dai 25 anni d’età): nel 2024 sono state ben 67.188, in aumento del 2,5%. Il numero di giovani adulti imputati (13.790 persone) è rimasto pressoché invariato rispetto al 2023.
Il numero di adulti dai 25 anni in su (15,8%) e di minorenni (10,9%) accusati di reati violenti gravi è salito rispetto all’anno precedente. È rimasta invece a un livello simile (+1,6%) la violenza grave commessa da giovani adulti tra i 18 e i 24 anni.
Tra le persone imputate, il 42,3% era di nazionalità svizzera; il 31,4% era di nazionalità straniera con permesso di domicilio o di dimora; il 6,7% era di persone richiedenti l’asilo e il rimanente 19,6% è da ricercare nella popolazione residente non permanente.
Gli omicidi sono stati 45
Per quanto riguarda invece i reati gravi, nel 2024 la polizia ne ha registrato 45 omicidi (nel 2023 erano 53) e 233 tentati omicidi (quattro in più dell’anno precedente). Tra i reati violenti gravi sono aumentate le lesioni gravi (+16,9%; +149 reati), le violenze carnali (+29,4%; +247 reati) e le rapine aggravate (+21,6%; +11 reati).
I casi di violenza domestica sono inoltre aumentati del 6,1% e lo stesso Cocchi ritienew che sia necessario «intensificare ulteriormente gli sforzi» nell’ambito della prevenzione e dell’apertura all’ascolto. «Un dato significativo in questo contesto è rappresentato dalla percentuale di omicidi avvenuti nella sfera domestica: il 57.8%. Infatti, dei 45 omicidi registrati, 26 sono avvenuti in ambito familiare, un dato simile all’anno precedente. Altri indicatori importanti per una lettura della situazione specifica risiedono negli aumenti delle lesioni gravi (+20.4%), di esposizione al pericolo della via altrui (+46.3%) e di violenza carnale (+30.4%)», indica la Conferenza dei comandanti e delle comandanti delle polizie cantonali svizzere.
Tra le persone uccise nel contesto di una relazione di coppia (in corso o concluse), ci sono state 17 donne e 2 uomini. Una minorenne, una donna e cinque uomini sono stati uccisi anche in altre relazioni familiari o altri rapporti di parentela.