Un freddo Brévine e intenso, ma non da record
MeteoSvizzera, per certi versi, recita il mea culpa. «Sarà per colpa nostra, che l’abbiamo menzionata nei post di questa mattina, sarà forse per averla citata come la temperatura più bassa di questa stagione invernale, sarà che al gelo siamo sempre meno abituati» leggiamo sul blog dell'Ufficio federale di meteorologia e climatologia. Il riferimento è ai -31,1 gradi registrati alla Brévine. La Siberia della Svizzera, già, abituata al freddo anche d'estate.
Comunque: i -31,1 gradi della scorsa notte non rientrano nelle dieci temperature più basse mai registrate nella località neocastellana, con il record assoluto (-42,5 gradi: brrr) registrato nel gennaio del 1987. Anche i -24,8 gradi di Andermatt non sono bastati per entrare nella top ten del Comune urano, capeggiata da un importante -30,7 gradi risalente al gennaio del 1985. Vero è, tornando alla Brévine, che la temperatura non scendeva così in basso dal 2013.
Detto ciò, pur senza record la notte scorsa è stata fredda, diciamo pure freddissima. Le varie misurazioni hanno dato valori negativi. Perfino la stazione di Lugano, «malgrado la vicinanza del lago Ceresio con il suo effetto mitigante», è riuscita a scendere qualche decimo sotto lo zero.
A proposito del freddo: con il terreno localmente gelato, ribadisce MeteoSvizzera, le prime precipitazioni attese a nord delle Alpi «potranno congelare al suolo». Al contempo, il fronte caldo farà risalire in fretta il limite delle nevicate fino a oltre i 1.500 metri.
Infine, una buona notizia per gli amanti dello sci: «Per chi attende con ansia nuova neve sulle piste sciistiche a sud delle Alpi sarà dalla giornata di lunedì che potrà gioire» chiosa l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia. «Grazie a una situazione di sbarramento da sud, benché di breve durata, sono attesi dai 20 a 60 centimetri di neve in montagna».
