Fiscalità

A Lugano aumenterà il moltiplicatore per le imprese

Dal 1. gennaio 2025, si potrà separare il prelievo tra cittadini e persone giuridiche – Anche in riva al Ceresio ci sarà un moltiplicatore differenziato – Nostra analisi di come i moltiplicatori sono cambiati nel corso del 2024
© CdT/Gabriele Putzu

Primo gennaio 2025. Una data che per molti Comuni ticinesi segnerà l’entrata in vigore del cosiddetto «moltiplicatore differenziato» tra le persone fisiche e quelle giuridiche. Una possibilità introdotta tramite la riforma fiscale votata dal Gran Consiglio nel 2019.

Ora, dal 2019 ad oggi, però, sono cambiate alcune cose. Diversi Comuni, durante lo scorso anno, hanno sollevato criticità nell’introdurre uno strumento simile, dicendo in buona sostanza che avrebbe potuto generare troppa competitività tra i Comuni, costretti a «rubarsi» le aziende a vicenda abbassando il moltiplicatore per le persone giuridiche. In prima fila, nel far notare tale criticità, c’era anche la città di Lugano, con il sindaco Michele Foletti. Per questo motivo, la Piattaforma Cantone-Comuni ha promosso una consultazione tra gli Enti locali, la cui maggioranza ha preferito, perlomeno per un periodo di cinque anni, «smussare» almeno in parte l’entrata in vigore del moltiplicatore differenziato. E quindi, nel luglio di quest’anno, il Governo ha licenziato un messaggio proponendo al Gran Consiglio di «sospendere per cinque anni la possibilità di fissare il moltiplicatore delle persone giuridiche (PG) al di sotto di quello delle persone fisiche (PF)». Insomma, dal 2025 al 2029 compreso, il moltiplicatore delle PG secondo quest’ultimo messaggo potrebbe unicamente essere uguale o superiore a quello delle PF.

Il problema, a questo stadio, è che la proposta del Governo è ancora ferma in Commissione gestione e finanze. E, da quanto ci è dato sapere, i deputati non hanno ancora iniziato a discutere nel merito la proposta. Ovvero: il dossier non sarà votato dal Legislativo prima di novembre, forse in dicembre. Ma, nel frattempo, i Comuni stanno già allestendo i propri preventivi. E dunque, con quale versione allestiranno i loro conti per il 2025? Con quella originale o con quella ritoccata?

Niente speculazioni

Una prima risposta ci arriva dal capo dicastero delle finanze di Lugano, Marco Chiesa (UDC), che abbiamo interpellato proprio poiché la città era stata in prima linea nel rendere attenti sulle incognite di questo strumento. «Noi stiamo preparando il preventivo tenendo conto dell’entrata in vigore del moltiplicatore differenziato. Un’istituzione responsabile non può speculare su possibili cambiamenti dell’ultima ora. Ma ovviamente attendiamo le decisioni da parte del Gran Consiglio». Al netto di ciò, aggiunge Chiesa, «ritengo che non dobbiamo aver timore di riflettere e lavorare sul moltiplicatore differenziato, votato dal Legislativo. Certo, il Parlamento potrebbe ora introdurre alcune limitazioni, ma anche qualora dovessero entrare in vigore, il concetto non cambierà. E quindi siamo chiamati a portare avanti i nostri ragionamenti seguendo la proposta originale». Certo, ammette il capo dicastero, «Lugano è una città con molta progettualità e che nell’agglomerato ha diversi Comuni interessanti dal punto di vista fiscale. E l’introduzione del moltiplicatore è una sfida in più per chi gestisce le finanze. Ma, anche in questo caso, noi non speculiamo su quanto potrebbero fare i Comuni della cintura».

E quindi, chiediamo noi, Lugano avrà un moltiplicatore differenziato? «Sì – risponde Chiesa –. Dovremo aumentare il moltiplicatore per le persone giuridiche. E questo quale conseguenza di un’altra misura approvata con la stessa riforma fiscale: la riduzione a livello cantonale dell’aliquota dell’imposta sull’utile delle PG dall’8% al 5,5%». Misura che entrerà in vigore proprio nel 2025 e che per Lugano, senza fare niente, significherebbe perdere diversi milioni di gettito dalle persone giuridiche. Motivo per cui, appunto, si renderà necessario un ritocco verso l’alto al moltiplicatore delle aziende. Ma, precisa ancora Chiesa, «va detto che nel complesso le imprese si vedranno comunque sostanzialmente diminuire le imposte». Semplicemente, tale riduzione sarà un po’ più contenuta per via dell’aumento del moltiplicatore. Una scelta, quest’ultima, che con ogni probabilità sarà fatta anche da molti altri Comuni ticinesi, visto che tutti sono confrontati con il già citato abbassamento dell’aliquota dall’8% al 5,5%.

Castel San Pietro è la località più competitiva

Ogni anno la Fiduciaria Mega di Lugano pubblica il resoconto aggiornato dei moltiplicatori comunali validi nel Cantone Ticino per il periodo 2017-2024. La pubblicazione è sia in versione cartacea, sia in quella digitale scaricabile dal sito fiduciariamega.ch ed è un interessante viaggio non solo dal punto di vista fiscale - scoprire qual è il come con il moltiplicatore più basso - ma anche della recente storia della aggregazioni comunali iniziato oltre 25 anni e che sta continuando anche ora. L’ultima aggregazione presa in considerazione è quel23 che ha riunito in un nuovo ente locale gli ex comuni di Maroggia, Melano e Rovio.

Gli effetti fiscali per i comuni aggregati si manifestano nell’anno successivo a quello della fusione politica, ovvero dopo l’elezione del Consiglio comunale e del Municipio. A titolo informativo, per i contribuenti del Comune di Val Mara il moltiplicatore d’imposta è dell’80% per il 2023 e il 2024. Lo stesso di Melano e Maroggia di due anni prima, ma di 10 punti superiori di quello di Rovio.

«Dopo diverse importanti aggregazioni realizzate negli scorsi anni, per il 2024 non vi è da segnalare la formazione di nuovi Comuni», si legge nell’opuscolo curato da Rocco Arcidiacono, partner di Fiduciaria Mega a Lugano. Tuttavia, in votazione consultiva sono stati accolti i seguenti tre progetti di aggregazione: Quinto, che nascerà dall’unione di Prato Leventina e Quinto; Giornico che sarà formato dall’omonimo Comune e da Bodio. Infine, nel Malcantone, dovrebbe nascere Lema, Comune in cui confluiranno gli attuali Comuni di Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio. Questi nuovi enti locali entreranno in funzione dopo la crescita in giudicato delle decisioni del Gran Consiglio, verosimilmente nel 2025, salvo eventuali ricorsi.

Attualmente il Ticino conta 106 Comuni, i cui moltiplicatori mostrano una situazione sostanzialmente stabile, con qualche piccolo mutamento nell’ultimo anno.

I consigli comunali di novantatré hanno confermato il moltiplicatore dell’anno precedente e solo cinque l’hanno aumentato. Questo vuol dire che i contribuenti di queste località si vedranno aumentare l’imposta comunale per i redditi conseguiti nel 2024. Si tratta nell’ordine di Aranno e Cugnasco-Gerra: +2 punti percentuali, rispettivamente a 92 e 88%; Cadempino (70) e Verzasca (100) +5 punti e Orselina +7). Otto comuni, invece, hanno decretato una riduzione del moltiplicatore. Si tratta di Gordola e Morbio Inferiore -2 punti percentuali, Vacallo -3 punti, Paradiso -4, Quinto, Balerna e Muralto -5 punti, e Campo Vallemaggia -10%.

I moltiplicatori delle città principali (Lugano, Bellinzona, Locarno, Mendrisio e Chiasso) sono rimasti invariati rispetto all’anno scorso. Tra queste, la fiscalità comunale più vantaggiosa si trova a Lugano (77) e Mendrisio (77). Locarno è al 90%, mentre Bellizona al 93%. Chiasso lo ha mantenuto fermo all’88%.

La champions league fiscale

Anche per quest’anno, i Comuni fiscalmente più vantaggiosi restano Castel San Pietro 55% che è primo in classifica tallonato da Porza al 56%. Il terzo gradino del podio è saldamente in mano a Paradiso, il cui moltiplicatore si attesta al 58%. Seguono Bedretto, Collina d’Oro e Mezzovico-Vira con il 60% ciascuno.

Sono solo dieci i Comuni che applicano il 100%, si contano 22 Comuni con un moltiplicatore 2024 inferiore-uguale al 70%, rispetto alla media aritmetica cantonale che si attesta all’83% (mediana 85%). Nel Luganese, per esempio, troviamo Melide al 70%; Manno al 65%, Sorengo al 65%, Cureglia al 65% e Origlio al 70%. Nel Sopraceneri in questa fascia troviamo Campo Vallemaggia (65%) e Dalpe (70%). Muralto (73%), Ronco Sopra Ascona (75%) e Minusio (78%) sono i Comuni che si distinguono nel Locarnese. A sud del Ceneri, nella parte medio alta, superiore al 75% per intenderci, troviamo Vezia (85%), Tresa (85%).

Un’altra curiosità che emerge dall’analisi di Rocco Arcidiacono è che in media, la pressione fiscale del Sottoceneri (79,1%) è inferiore dell’8,65 punti percentuali rispetto a quella del Sopraceneri (87,75%).

In questo articolo: