Lugano

A Molino Nuovo sta nascendo uno spazio dove produrre cultura

Si chiama Oltre la siepe ed è un contenitore di sperimentazione ed espressione artistica aperto a tutti – Metterà a disposizione una sala prove e ospiterà attività multiculturali – Ideatori il musicista Ivano Torre e l’attrice Valentina Barri – L’inaugurazione il 1. marzo
©Gabriele Putzu
Valentina Coda
20.01.2025 06:00

Così raro di questi tempi che si tende quasi a non crederci. A Molino Nuovo, quartiere forse tra i più vibranti dal punto di vista artistico, sta per nascere un nuovo spazio culturale. Si chiama Oltre la siepe ed è un contenitore di sperimentazione, produzione, ed espressione artistica aperto a tutti. Uno spazio, quello in piazza Molino Nuovo, lasciato libero da un venditore di biciclette e rimasto nascosto per diverso tempo tra le pagine degli annunci pubblicitari. A scovarlo, dopo anni di attività itinerante dell’Associazione Movimart e di ricerca di un luogo di espressione stabile, Ivano Torre e Valentina Barri, rispettivamente musicista e artista eclettico (in Ticino non ha bisogno di tante presentazioni) e attrice e ideatrice della compagnia teatrale Lagotina. Il nuovo spazio culturale, intimo, su due piani e ancora in allestimento, mette a disposizione una sala eventi con la possibilità di ospitare attività multiculturali come workshop-seminari, conferenze, installazioni artistiche, pièce teatrali, rassegne, mostre e atelier. Poi, una sala prove, «finalmente uno spazio a disposizione per creare cultura che non sia una sala comunale». L’inaugurazione è prevista per il 1. marzo.

Rifugio e trampolino

©CdT/Gabriele Putzu
©CdT/Gabriele Putzu

Oltre la siepe nasce sulla scia tracciata per più di un ventennio allo «Spazio culturale temporaneo» di Bellinzona, fondato nel 1999 proprio da Ivano Torre. Che alla fine, di temporaneo, ha avuto ben poco. Un ambiente in cui l’elevato numero di attività artistiche proposte sottolineava l’urgenza di creatività. Un’urgenza che Torre e Barri hanno riconosciuto anche aprendo lo spazio culturale di Molino Nuovo e a cui fa capo anche la mancanza soffocante di luoghi dove produrre cultura. «Oltre la siepe è come un rifugio, inteso come uno spazio sicuro e di protezione verso i giovani artisti, ma allo stesso tempo un trampolino di lancio dove esprimersi, sperimentare e crescere con una direzione artistica alle spalle». Non a caso il ventaglio di proposte in calendario, che spaziano dalla musica al teatro, dalla conferenza alla lettura, conta fino a dicembre quasi una quarantina di eventi culturali (tra cui circa 19 concerti di vari generi musicali). E al fine di creare un polo artistico sono in work in progress collaborazioni con altri spazi culturali in Svizzera interna, in Italia, in Germania e in Francia. L’obiettivo della creazione di questo spazio, situato al civico numero 6 di piazza Molino Nuovo, è sì quello di promuovere l’aspetto culturale, ma anche di far vivere il quartiere e arricchirlo ulteriormente. Interessante è infatti la fotografia scattata da Torre e Barri che non conoscono questa parte di Lugano (lui ha sempre vissuto nel Sopraceneri, lei si è trasferita non molti anni fa in Ticino). «Stiamo esplorando man mano Molino Nuovo e l’aspetto interessante è che si tratta di una zona vissuta nella sua totalità dalle persone, mentre il centro è popolato quasi completamente da uffici e la città è come se si "svuotasse". Non c’è continuità».

Né limiti né convenzioni

La ricerca artistica è alla base del nuovo spazio culturale, oltre ad essere il motore che ha portato al nome Oltre la siepe e che rappresenta l’unione delle esperienze formative dei due ideatori. Per Ivano Torre, il termine Oltre la siepe «mi rispecchia parecchio in quello che faccio. Mi sento un po’ come un emarginato, musicalmente parlando: la mia ricerca va al di là dei canoni tradizionali e quando crei qualcosa che esce dal seminato è difficile che faccia presa. Nei progetti che ho realizzato, ad esempio, ho unito musicisti jazz e musicisti classici, generi diametralmente opposti ma con una convivenza sonora e musicale perfetta». Oltre la siepe è (anche) questo: un punto di incontro dove varie discipline si intrecciano dando vita a un dialogo senza limiti né convenzioni.

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