Addio alla fattoria: ecco il quartiere da 29 milioni
Un quartiere da 29 milioni di franchi praticamente accanto alla stazione FFS di Castione. Entro 2-3 anni al posto della storica azienda agricola Guerino (che in realtà è oramai più che altro un commercio di cavalli, bovini e foraggi) e della ditta di materiali da costruzione Somazzi (vendita all’ingrosso) sorgeranno ben 14 edifici con contenuti residenziali, amministrativi e commerciali. Il progettista è l’architetto Marco Giussani di Mezzovico. La domanda di costruzione è in pubblicazione da alcuni giorni e lo rimarrà fino a giovedì prossimo. Il Corriere del Ticino ha dato un’occhiata al voluminoso incarto comprensivo - tra l’altro - delle dettagliate perizie ambientali e del traffico.
Comparto strategico
Quel comparto vicino al nodo ferroviario è ritenuto strategico dal Municipio. Obiettivamente, allo stato attuale, si presenta in una situazione di decoro che lascia un po’ il tempo che trova. Presto cambierà volto: grazie all’iniziativa di cui vi stiamo riferendo - denominata «ArCa» - e ad altre. L’area, per capirci, è delimitata ad est da via San Gottardo e, ad ovest, da via Stazione. Due i blocchi degli edifici che verranno ricavati sulla superficie complessiva di quasi 8.200 metri quadrati. I volumi saranno allineati orizzontalmente per disporsi poi in modo verticale «dando al complesso un’articolazione spaziale più ricca e diversificata».
Dalla ceramica alla tessitura
Una sessantina di appartamenti. Una sala riunioni-conferenze da 314 metri quadri. La piazza centrale arricchita da spazi verdi, terrazzamenti, orti e da piante quali graminacee e sedum nonché da fontane, che mira a diventare un luogo di aggregazione intergenerazionale in grado di ospitare eventi culturali e sociali. Trasformandosi così in un anfiteatro. Impianti fotovoltaici sui tetti. I posteggi saranno 158 (di cui 144 coperti) per le auto e 14 per i motoveicoli. Per le quattro attività commerciali previste vi saranno a disposizione quasi 840 metri quadrati; verrà creata una ventina di posti di lavoro. Decisamente più grandi gli spazi per le attività amministrative e per quelle artigianali-industriali (come un atelier per ceramista e per la tessitura), per un totale di 275 addetti.
L'agorà, porta d'entrata
Ad est si troveranno gli edifici a destinazione pubblico-amministrativa, contraddistinti da ampie vetrate e da pareti verticali inverdite. Ad ovest, per contro, caratterizzati dai loggiati, ecco i complessi residenziali alti 5-6 piani. Nel mezzo l’agorà, che sarà altresì la porta d’entrata del «nuovo» quartiere. Al pianterreno si insedieranno i servizi di carattere sociale, destinati al tempo libero, al commercio e all’artigianato locale e all’accoglienza. «Si prevede un involucro misto reticolare in cemento armato e legno con facciate strutturali rivestite in legno e vetro», si spiega nella relazione tecnica. Il cantiere durerà 24 mesi.
Bonifica necessaria
«Nel corso dell’ispezione sono stati identificati materiali suscettibili di contenere amianto e altre sostanze pericolose». Ci vorrà la massima cautela per demolire il capannone che dà su via San Gottardo a Castione. Gli specialisti hanno individuato dei «grandi quantitativi» di asbesto e consigliano quindi di affidare la bonifica ad una ditta riconosciuta dalla SUVA. In particolare il materiale è stato trovato nei magazzini, nel mastice delle finestre e nelle lastre in fibrocemento ondulate.
Perlopiù da e verso sud
Un’altra questione sotto la lente è quella del traffico indotto dal progetto «ArCa» da 29 milioni di franchi. La situazione attuale fa stato di 942 veicoli al giorno su via Stazione e di 12.500 mezzi al giorno in via San Gottardo. Il traffico generato dai contenuti odierni presenti sul terreno (e che, come detto, spariranno) è pari a 66 movimenti quotidiani. Quelli futuri ammontano per contro a 270. Il maggior traffico indotto, pertanto, è di 204 veicoli al giorno. Per quanto riguarda i veicoli in partenza, si ipotizza che il 70% andrà verso sud, il 25% ad est ed il 5% a nord; in merito ai mezzi in arrivo, il 60% da sud, il 30% da est ed il 10% da nord. A questo proposito è stata effettuata una verifica di capacità della rotatoria al nodo fra le vie Stazione e San Gottardo: la funzionalità del nodo e della rete viaria è «garantita».