Il caso

Arrivano le Officine? Allora serve qualità

Castione, l’insediamento dello stabilimento industriale è destinato a generare esigenze residenziali e di servizio - Pertanto il Municipio ha deciso di valorizzare l’area della stazione - L’autorità potrà, ad esempio, richiedere soluzioni progettuali coordinate tra i fondi confinanti
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
30.08.2023 18:31

«Un ruolo importante nello sviluppo di questo comparto va ipotizzato anche in relazione al progetto di nuovo stabilimento industriale ferroviario che andrà a generare diversi posti di lavoro e forse anche esigenze residenziali e di servizio». Le moderne Officine FFS da 580,5 milioni di franchi che verranno inaugurate nel dicembre 2026 e che impiegheranno almeno 400 collaboratori ed un’ottantina di apprendisti, lo sappiamo, cambieranno il volto di Castione. E in particolare dell’area compresa fra via San Gottardo e la stazione. Il Municipio ha dunque deciso di rivedere alcuni aspetti della variante di Piano regolatore, nella fattispecie prevedendo una modifica del Piano particolareggiato della superficie (assegnata alla zona mista intensiva da fine dicembre 2015) in pubblicazione all’Ufficio tecnico sino al 27 settembre.

Aggiornamenti necessari

Abbiamo spulciato la documentazione, partendo dal rapporto di pianificazione. Per meglio comprendere la tematica occorre innanzitutto precisare che attualmente l’edificazione nel comparto (che ha viepiù assunto un ruolo centrale per la sua posizione, diventando nel contempo una zona molto attrattiva per ulteriori costruzioni) è vincolata all’elaborazione di un Piano particolareggiato. «Nell’ambito di alcune domande di costruzione si è potuta appurare la necessità di dover aggiornare le norme di attuazione (...). La densificazione degli insediamenti nell’ambito di criteri urbanistici di tipo qualitativo è quindi più che giustificata e rispettosa del principio di sviluppo centripeto stabilito dal Piano direttore cantonale. È importante adottare tutte le misure necessarie affinché questo comparto sia edificato nel suo massimo potenziale insediativo ammesso», precisano gli specialisti. Costruire si può, dunque, ma non alla rinfusa, per intenderci. La zona mista intensiva, ricordiamo, è principalmente destinata al terziario, agli esercizi pubblici, all’albergheria ed al piccolo commercio nonché alla residenza a condizione che nei locali sensibili al rumore siano rispettati i limiti previsti dalla legge. Non sono per contro autorizzate le attività artigianali.

Le costruzioni e il decoro

La valorizzazione del comparto sta a cuore al Municipio di Arbedo-Castione. Allo stato attuale, obiettivamente, l’area pare un po’ caotica. Alcune iniziative private le daranno però presto lustro e decoro, pensiamo in primis alla residenza intergenerazionale con 50 appartamenti, spazi commerciali e parco interno che sorgerà al posto del complesso che negli anni ha ospitato il Garage Music e la discoteca La Fabrique. Un progetto, al pari di quello delle future Officine FFS, che farà da calamita per altri, almeno questa è la speranza dell’autorità comunale. Le modifiche suggerite dagli esperti riguardano aspetti formali; il numero di piani ammessi (oggi fissato a 5, non consentendo così di sfruttare appieno le potenzialità edificatorie ammesse: pertanto verrà stralciato) per un’altezza massima delle costruzioni di 18,5 metri; l’indice di sfruttamento minimo pari a 1.4, con possibilità di deroga in casi particolari; la realizzazione di posteggi interrati.

Il dialogo fra gli attori in gioco

«Vista la particolare delicatezza urbanistica del comparto e la volontà di ottimizzare l’edificazione dal punto di vista qualitativo e quantitativo si rende necessario un controllo del progetto, il che permette un dialogo pubblico/privato preliminare» alfine di vedere concretizzati gli obiettivi stabiliti dalle norme di attuazione riviste ed adattate alla luce di quanto abbiamo appena scritto. L’Esecutivo di Arbedo-Castione avrà la facoltà di esigere soluzioni progettuali «coordinate fra fondi confinanti», come l’accesso comune ai posteggi. I promotori dovranno sempre presentare, dapprima, una domanda di costruzione preliminare.

Passo avanti importante

Dopo 18 mesi di cantiere ed un investimento di 31,9 milioni, la (rinnovata) stazione di Castione è stata inaugurata il 10 dicembre 2010, consentendo al servizio ferroviario regionale TiLo di compiere un ulteriore passo avanti. Il raggio d’azione degli utenti si è dunque esteso a parte dell’agglomerato del Bellinzonese (il nodo è un tassello chiave del Piano dei trasporti del comprensorio), alla Riviera e alla Mesolcina. L’opera è stata completata un paio d’anni dopo, a seguito di opposizioni, con la costruzione del Park&Rail e del terminal degli autobus.

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